Riscopriamo il borgo
Airola, sabato 10 e domenica 11 settembre 2011
arte cultura gastronomia spettacoli
Sabato, 10 settembre 2011
19.00. Apertura della manifestazione – Chiesa di S. Lorenzo al borgo
Restauro in arte, presentazione dell’attività:
restauro di una pala d’altare eseguito da Rossella Testa, specialista in restauro di dipinti su tela e tavola.
Apertura botteghe d’arte e mestieri lungo i vicoli di piazza Tribunali
- arte del ferro, ritorno al passato di Luigi e Mario Massaro Luzzano
- arte della pietra di Mario Savoia, Cautano
- laboratorio, artigianato e baratto di Enzo Ferraro, Bucciano
- stucchi di Giuseppe Marletta, Forchia
- I love benevento di Chiara Calandro illustratrice, Benevento
- Artemisia ceramiche, Airola
- liuteria, L‘art du luthier di Enrico Minicozzi, Benevento
19.30. Palo della cuccagna – Piazza Tribunali
21.00. Concerto de ”Le bambine con i baffi” – Vicolo San Lorenzo al borgo
Domenica, 11 settembre 2011
18.30. Restauro in arte di Rossella Testa – Chiesa di S. Lorenzo al borgo
18.30. Apertura botteghe d’arte e mestieri lungo i vicoli di piazza Tribunali
19.00. Rottura della pignatta – Piazza Tribunali
19.15. Dibattito – Piazza Concezione
Artigianato come arte inclusiva del territorio
Per contrastare l’omologazione del sistema sovraterritoriale delle arti maggiori
Interventi:
- L’artigianato come interpretazione del territorio
Introduce Giacomo Rivetti – Pro Loco di Airola
- Fruizione esperienziale dell’arte come esercizio a una cittadinanza non delegata
Introduce Alessio Masone – Art’Empori – PoeCivismo
- L’artigianato etico come inclusione sociale e redistribuzione del reddito
Introduce Giorgia Georgopoulos – Emisfero Sud, associazione per il commercio equo e solidale
21.00. LECTURA DANTIS la lirica e Dante – Piazza Concezione
Con Dino Farese e Mario Messina accompagnati alla chitarra da Roberto Melisi
Introduce Pasquale Maglione
Con la straordinaria partecipazione del soprano Paola Vella
Al pianoforte il maestro Carlo Speltri
Le serate saranno deliziate dalla degustazione della pizza sciriatura contornata da prodotti locali e vino del taburno.
Perché Art’Empori aderisce a Riscopriamo il borgo
Artigianato come arte partecipata e inclusiva del territorio
Per contrastare l’omologazione del sistema sovraterritoriale delle arti maggiori
Dalla cultura materiale e dalla filiera corta stiamo imparando che non è da perseguire il cibo che eccelle genericamente sugli altri, ma quello che, nel caso specifico, con approccio esperienziale possiamo verificare come capace di identità territoriale, coesione sociale, redistribuzione del reddito, di tutela ambientale, di sicurezza alimentare.
Ebbene, oggi, anche la cultura artistica deve contribuire alla ricerca di una nuova eccellenza che non sia calata dall’alto, già confezionata: una nuova eccellenza che sia contenuta nel rapporto, anche territoriale, che ogni singolo individuo, in prima persona, riesce ad individuare in una specifica opera artistica.
Art’Empori e il PoeCivismo, promuovendo nel fruitore un approccio esperienziale all’opera artistica e agevolando un’arte inclusiva del territorio, rivalutano la figura dell’artigiano come soggetto capace di contrastare l’omologazione dettata dalle arti maggiori e sovraterritoriali.
Il fruitore responsabile, se capace di inclusione e di giustizia sociale, contrastando l’omologazione dell’arte dettata dai media, si esercita a una cittadinanza non delegata nella quotidianità dei processi economici e sociali.
Il cambiamento dal basso, tramite l’economia solidale, inizia dal consumatore, dai produttori locali e dai negozianti di quartiere. Ne consegue che, tramite l’arte partecipata, il cambiamento inizia dai fruitori, dagli artisti locali, dalle botteghe artigiane e dagli empori d’arte (librerie, gallerie d’arte) che partecipano a un’unica comunità artistica territoriale libera da separazioni di ruoli e da esclusioni.