“Sei tu” di Giacomo Fagiolini
Giovedi 29 novembre, alle ore 17:30 presso la libreria Masone, sarà presentato il libro “Sei tu” di Giacomo Fagiolini.
È raro, ai tempi che corrono in cui regnano le “distrazioni” di massa, trovare parole così vere nella biografia (o pseudo tale) di un ventiduenne. Si tratta tra l’altro di un ragazzo che ha vissuto molti momenti difficili e che ha conosciuto la schizofrenia. Si tratta anche di un ragazzo che, da missionario in Africa, ha visto con i propri occhi cosa sia la povertà e la lotta per la vita.
Ha trovato la sua ragione di vita nella fede, rendendosi però conto che la religione non significa rispettare ciecamente delle regole o fingersi perfetti, ma amare davvero il prossimo ed esprimerlo concretamente con azioni reali.
Il libro può essere sfogliato interamente, o scaricato gratis, al seguente sito: http://www.ioacquaesapone.it/seitu/1.html
Eccone un estratto:
“Wayne Rooney per esempio passò dall’Everton al Manchester united per una cifra di circa 45.000.000 di euro, all’epoca aveva 17 anni. Io scrivo dopo aver camminato dentro alle strade dello slum di Kibera a Nairobi ed aver visto situazioni di estrema povertà, scrivo dopo aver incontrato 1.350 famiglie kenyote e tanzanesi che muoiono di stenti, li ho visti con i miei occhi ed ogni giorno muoiono 22.000 bambini di fame da uno a 5 anni. Come si fa a spendere tutti quei soldi per un diciassettenne che gioca bene a calcio, mentre i bambini muoiono di fame? È poi colpa di questi calciatori se perdono la testa e, mentre hanno moglie e figli, vanno a puttane? O forse perdono la testa perché su di loro girano miliardi e miliardi, pressioni enormi, assurde e non se ne può più? Bisogna vedere come il calcio vissuto in questo modo sia deleterio per chi lo tifa: perché, se io ho un problema e una vita di inferno, quando vado allo Stadio e gioca la Roma, mi sembra come se quel problema non ci sia più; invece non solo rimane, ma non si risolve e si accumula e sto sempre peggio. Il calcio diventa così un narcotizzante sociale temporaneo, che poi però ti lascia con gli stessi problemi di prima non risolti.”