ACQUA SACRA. Laboratorio su corpo e movimento-danza con Nathalie Siviglia. 19 gennaio. Coerenze:18/20
Laboratorio di ricerca intensiva sul corpo e movimento-danza
ACQUA SACRA. Dalla tradizione all’intuizione a cura di Nathalie Siviglia
Benevento, domenica, 19 gennaio 2014 – ore 16.00-19.00 + cena condivisa.
Indagare la manifestazione della vita in noi, la natura dei diversi movimenti energetici e vitali che sono in noi, iniziare a riconoscerli attraverso la sperimentazione sul proprio corpo, per individuare le nostre forze e debolezze, ed iniziare un percorso di consapevolezza, riarmonizzazione ed equilibrio vitale.
Guidati da Nathalie Siviglia che ci condurrà, attraverso un originale lavoro sul corpo, all’energia dell’elemento ACQUA, si inizierà un viaggio che ci porterà ad indagare in
Un percorso di consapevolezza che inizia con il sentire il proprio corpo, scoprirlo nel suo Potenziale e la sua Fluidità. Un percorso che si appoggia sulla tradizione, per crescere ed inoltrarsi nell’essere nel movimento e la danza, in una maniera diversa.una maniera originale il significato di danzare l’ACQUA.
Con l’elemento ACQUA, indagheremo, un altro tipo di energia vitale, lo JING, energia primordiale, ed entreremo nel regno della profondità. Un lavoro che è potenzializzato quando è fatto in inverno, stagione dell’elemento ACQUA. E un potenziale che governa la nostra volontà, assicura la fluidità a livello fisico, emozionale e spirituale.
L’ACQUA è PURIFICAZIONE, dissolve le energie per permettere la RINASCITA, che avverrà in primavera! PURIFICAZIONE necessaria alla nascita di un nuovo ciclo. Filtrare le incomprensioni venute dal profondo, affinché risultino comprensione e portino alla liberazione delle relative paure.
E’ l’elemento alla base dell’asse verticale, alla base di ogni nuova vita. Governa il legame con l’inconscio e gli antenati.
Info & Iscrizione
Natura Amica: 0824 28 995 o 347 1633 905
Domenica, 19 gennaio 2014 – ore 16-19 + cena condivisa.
Quota di partecipazione: euro 25.
SVOLGIMENTO DEL LABORATORIO
Il lavoro inizia con una preparazione globale del corpo attraverso esercizi semplici di messa in movimento dell’energia vitale, sotto forma di un risveglio del sé e della presenza del corpo.
In seguito, poco alla volta, il partecipante sara invitato a vivere o sperimentare l’elemento ACQUA, per sentirne l’essenza stessa, al cuore di quello che è.
Sarà allora pronto a indagare la natura energetica del movimento corporeo, la sua sostanza. Un modo per esplorare un livello più autentico del corpo, la danza intesa come “danza di vita”.
Il laboratorio è aperto a tutti e non richiede condizioni particolari o determinate competenze.
Si consiglia abbigliamento comodo, da training, possibilmente a tinta unica, di fibra naturale.
Inoltre portare una coperta e un tappetino da yoga.
Nathalie Siviglia
Terapeuta in accompagnamento psico-corporeo, insegnante di yoga dei meridiani e di meditazione d’auto-osservazione, consacra la sua vita alla ricerca sul Corpo, il suono, il movimento, il potere di auto-guarigione e la loro interazione. Si interessa particolarmente al legame tra “Sacro” e guarigione.
Psicologa con 10 anni di esperienza in strutture d’accoglienza e scuole in Svizzera, ottiene la certificazione di terapeuta shiatsu della scuola internazionale del Maestro Kasunori Sasaki. Collabora con vari interventi terapeutici in Svizzera, Francia e Italia. Queste collaborazioni danno nascita a dei laboratori nei quali danza, suono e lavoro corporeo si mettono in sinergia. Dal 2008, diventa
professionista freelance e crea il suo proprio approccio terapeutico legato al corpo e alla parola.
Collabora con varie associazioni e strutture come insegnante e terapeuta, utilizzando il Corpo come
mezzo di conoscenza. Vive e lavora tra Benevento, Napoli, Neuchâtel e Losanna in Svizzera.
SEGUONO I METODI RESPONSABILI CON CUI ABBIAMO VAGLIATO L’EVENTO
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PoeCivismo. Metodi responsabili per la fruizione di iniziative socio-culturali Questi Metodi agevolano PRATICHE capaci di inclusione e cittadinanza non delegata. Ogni iniziativa, infatti, a prescindere dall’encomiabile tema trattato, paradossalmente rischia di utilizzare un metodo escludente e delegato che è incoerente con qualsiasi processo culturale che voglia creare reale consapevolezza e capacità di azione partecipata dal cittadino. Non conta l’eccellenza di un’opera, di una teoria o di un evento, ma cosa ne fa il fruitore, portandola in prima persona nel mondo. _____________________________________________ |
Acqua sacra. Laboratorio 19 gennaio 2014 Benevento ___________ |
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2 | TOTALE INCOERENZE rilevate con i Metodi responsabili ________ |
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_____________________________________________ PER UNA RESISTENZA ECONOMICA TERRITORIALE E UNA REDISTRIBUZIONE DEI REDDITI Valorizzare le iniziative culturali che, a prescindere dal tema, promuovono anche l’attitudine a contrastare la crisi economica che colpisce il cittadino medio e i territori Ogni iniziativa dovrebbe considerare il bisogno di giustizia sociale di questa epoca in cui i redditi si stanno spostando dal cittadino medio ai milionari. _____________________________________________ |
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_________ 1. Tutela economica del cittadino e del territorio _________ |
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PER UN’IDENTITA’ TERRITORIALE E UNA COESIONE SOCIALE Valorizzare le iniziative culturali che, a prescindere dal tema, promuovono anche l’identità del territorio e la coesione sociale che ne deriverebbe Queste iniziative, in quanto di visibilità pubblica, dovrebbero considerare la vocazione territoriale e le specificità del luogo da tutelare come opportunità di identità e di reddito. _____________________________________________ |
_________ 2. Tutela identitaria del territorio _________ |
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PER UNA RESPONSABILITA’ SOCIALE CORTA E NON DELEGATA Valorizzare le iniziative realizzate da associazioni locali o dai residenti, senza la partecipazione e i fondi degli enti pubblici Quando l’iniziativa è realizzata in sedi istituzionali, oltre a gravare sulla collettività, rischia di proporsi unilateralmente in quanto non si contamina delle persone e dei progetti che animano il luogo ospitante. |
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_________ 3. Senza enti pubblici _________ |
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_____________________________________________ PER UN’INCLUSIONE DEI LUOGHI CHE ANIMANO IL TERRITORIO Valorizzare le iniziative che, realizzate presso le sedi di associazioni e di aziende indipendenti, evitando i non luoghi delle sedi istituzionali, si contaminano dei progetti e delle persone del territorio Quando l’iniziativa è realizzata fuori dai luoghi istituzionali, coinvolgendo i luoghi, eventualmente all’aperto, dei rioni, in particolare quelli meno frequentati, consente un cambiamento che può rimuovere lo squilibrio sociale e urbanistico della città. |
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_________ 4. Presso sedi non istituzionali _________ |
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_____________________________________________ PER UN’ATTITUDINE ALL’INCLUSIONE E PER DISINCENTIVARE IL FAMILISMO Valorizzare le iniziative che, promosse da un’associazione, coinvolgono nell’organizzazione le altre associazioni del territorio e i residenti locali Spesso, nelle attività quotidiane del cittadino e nelle attività culturali e di volontariato, si utilizzano metodi esclusivi e familistici come avviene nelle aziende e nella partitocrazia. |
NO | _________ 5. Coinvol-gimento delle altre associazioni e dei residenti _________ |
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_____________________________________________ PER UN’INCLUSIONE DEI RIONI E DEL TERRITORIO Valorizzare le iniziative che coinvolgono diffusamente i rioni della città e/o il territorio Quando l’iniziativa è realizzata, in modo decentrato, fuori dai luoghi istituzionali, coivolgendo i luoghi, eventualmente all’aperto, dei rioni, in particolare quelli meno frequentati, consente un cambiamento che può rimuovere lo squilibrio sociale e urbanistico della città. |
NO | _________ 6. Coinvol- gimento dei rioni e/o del territorio _________ |
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_____________________________________________ PER UN’AUTODETERMINAZIONE E UNA COESIONE TERRITORIALE Valorizzare le iniziative ideate da soggetti locali senza aderire a iniziative promosse a livello sovraterritoriale Quando l’iniziativa non è calata dall’alto, ma realizzata esperienzialmente da soggetti locali, diventa opportunità per una coesione territoriale e per un esercizio a una cittadinanza non delegata in ogni aspetto collettivo. |
_________ 7. Senza aderire a iniziative nazionali _________ |
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_____________________________________________ PER CONTRASTARE LA DELEGA, IL VERTICISMO E L’ESCLUSIONE Valorizzare le iniziative che, non prevedendo l’assegnazione di premi e riconoscimenti, non proiettano un approccio competitivo ed esclusivo dell’impegno e della cultura Quando, all’interno di un’iniziativa, vengono assegnati premi e riconoscimenti, è opportuno che questi almeno valorizzino persone non note e/o del territorio. Assegnando riconoscimenti a persone note, l’iniziativa tende a dare visibilità a se stessa. |
_________ 8. Senza premi e selezioni _________ |
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_____________________________________________ PER UNA CITTADINANZA INCLUSIVA DELLE SPECIFICITA’ E NON FAMILISTICA Considerare le iniziative per i contenuti che possono intrecciarsi con il nostro personale percorso e non per il rapporto di amicizia/seduzione o di inimicizia/intolleranza che intratteniamo con chi li organizza Spesso, siamo abituati ad approcciare gli eventi culturali con metodo familistico: li evitiamo per pregiudizio negativo (esclusione) o li frequentiamo per amicizia o simpatia (familismo). |
_________ 9. Considerare i contenuti e non gli organizzatori _________ |
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_____________________________________________ PER UN’AZIONE ETICA DELLE EMOZIONI, RIDUCENDO LA FRUIZIONE ESTETICA DELLE EMOZIONI Considerare le iniziative per la capacità di cambiamento e non per la piacevolezza emozionale che può renderci passivi perpetuatori del malessere collettivo Spesso, siamo abituati ad approcciare gli eventi culturali per l’attitudine emozionale (estetica) ereditata che impedisce l’azione in prima persona e quindi il cambiamento. |
_________ 10. Fruizione etica, non estetica _________ |
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_____________________________________________ PER UNA COESIONE SOCIALE E UN’INCLUSIONE DELLE SPECIFICITA’ Valorizzare le iniziative che prevedono dibattiti in cui ogni relatore impegni il tavolo del convegno solo nel momento del proprio intervento Ogni relatore dovrebbe essere un membro della platea prestato, temporaneamente e per una sua specificità, alla funzione di consulente di una comunità in cui ognuno è consulente degli altri. Quando possibile, è opportuno che i partecipanti al dibattito siano disposti in cerchio. |
_________ 11. Senza tavolo dei relatori _________ |
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_____________________________________________ PER UN’INCLUSIONE DELLE SPECIFICITA’ Valorizzare le iniziative che, nel comunicare i nomi delle persone coinvolte, utilizzano solo eventuali qualifiche pertinenti con l’iniziativa. Ogni relatore dovrebbe essere impegnato nell’iniziativa per portare la sua personale specificità acquisita nel concreto, a prescindere dai titoli. |
_________ 12. Senza comunicare titoli di studio non pertinenti _________ |
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_____________________________________________ PER UNA PROMOZIONE DELLE SPECIFICITA’ DEI CITTADINI Valorizzare iniziative (convegni, dibattiti, ecc.) dove prendono parte prevalentemente le competenze tecniche e di fatto e non i personaggi politici e istituzionali Spesso il convegno perde di vista il suo contenuto e diventa luogo di presenzialismo. Le autorità politiche e istituzionali hanno comunque la possibilità di vedersi pubblicati i propri comunicati sui media. |
_________ 13. Senza personaggi istituzionali _________ |
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_____________________________________________ PER UNA CITTADINANZA NON DELEGATA E UNA BIODIVERSITA’ CULTURALE Valorizzare le iniziative che prevedono, come protagonisti, personaggi non mediaticamente noti Le iniziative locali hanno senso se danno visibilità a personaggi e istanze che non sono già agevolati dai media nazionali. |
_________ 14. Senza personaggi massmediatici _________ |
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_____________________________________________ PER UNA CITTADINANZA ARTISTICA NON DELEGATA: FRUIZIONE RESPONSABILE DELLE ARTI Valorizzare le iniziative (spettacoli, concerti, mostre) che propongono soggetti e artisti non veicolati da TV, cinema e media nazionali Per biodiversità e approccio esperienziale, è utile dare visibilità ad artisti, semmai locali, che normalmente non hanno spazio sulle emittenti nazionali e nel circuito cinematografico e che non sono suggeriti dai mass media. |
_________ 15. Senza artisti massmediatici _________ |
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_____________________________________________ PER UN’INCLUSIONE SOCIALE Valorizzare, anche a teatro e ai concerti, le iniziative in cui non siano previsti posti privilegiati e biglietti omaggio per le autorità Per valutare realmente la portata di un evento culturale, gli esponenti politici ed istituzionali devono misurarsi con esso, in veste di cittadini comuni. Nei luoghi dell’arte, siti dell’emancipazione e della giustizia, non dovrebbero esistere discriminazioni. |
_________ 16. Senza spazi e posti a sedere privilegiati _________ |
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_____________________________________________ PER UN MODELLO DI SVILUPPO DI PICCOLA SCALA E PER REDDITI CHE RESTANO SUL TERRITORIO Valorizzare le iniziative realizzate senza quegli ingenti capitali che portano i profitti via dai territori e che promuovono quel modello di sviluppo che, basato sui sistemi di scala, è la causa dell’attuale disagio economico e sociale Per un modello di sviluppo che includa i piccoli operatori locali e che incentivi un’economia di piccola scala che produce economia territoriale. |
_________ 17. Senza ingenti investimenti _________ |
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_____________________________________________ PER UN’AUTODETERMINAZIONE DEL TERRITORIO Valorizzare le iniziative che, evitando, come sponsor, aziende estranee al territorio, non rischiano di veicolare condizionamenti a danno delle popolazioni locali Queste iniziative, in quanto di visibilità pubblica, devono essere autonome dalla aziende che potrebbero condizionare le attività di autodeterminazione e di coesione della popolazione locale. |
_________ 18. Senza sponsor sovraterritoriali _________ |
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_____________________________________________ PER UNA CULTURA MATERIALE RESPONSABILE E UN’ECONOMIA CONDIVISA Valorizzare le iniziative culturali che promuovono i prodotti del territorio o etici, quando prevedono la somministrazione di cibo o in quanto ospitate in esercizi commerciali che abitualmente somministrano cibo del territorio Processo culturale è quello che, a prescindere dal tema affrontato, dovrebbe comunque essere capace, nel metodo, di agevolare identità territoriale, redistribuzione del reddito, tutela ambientale. |
_________ 19. Cibo responsabile _________ |
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_____________________________________________ PER UN RESPONSABILE USO DELLE RISORSE NATURALI Evitare le iniziative culturali che prevedendo, anche accessoriamente, sommistrazione di cibo e bevande, utilizzano stoviglie monouso non biodegradabili Queste iniziative, in quanto di visibilità pubblica, devono essere più responsabili dei singoli cittadini riguardo all’uso di stoviglie: in caso di monouso, si utilizzino almeno quelle biodegradabili. _____________________________________________ |
_________ 20. Stoviglie ecosostenibili _________ |
ciao, non so se mi leggete qui sotto, dopo la lunga e doverosa lista di “metodi responsabili” con cui è stato vagliato l’evento..
Consiglio vivamente l’esperienza di questo e dei prossimi laboratori su corpo e movimento-danza di Nathalie. Io ho avuto la fortuna e il piacere di regalarmene uno intensivo di 4 giorni in Svizzera, ed è stata un’esperienza veramente molto molto profonda.
Nathalie è una conduttrice di laboratorio professionale e meticolosa.
Buon laboratorio!