Tango d’avanguardia con la biografia di Eduardo Rovira. 18 gennaio alla libreria Masone. Coerenze:16/20

eduardo roviraSabato, 18 gennaio 2014, alle ore 11.30, presso la libreria Masone di Benevento, l’associazione BenTango promuove un incontro con Beatriz Cristina Senra, autrice del libro “Eduardo Rovira. L’ultra avanguardia del tango” pubblicato nella collana Musicateneo dell’Universita degli Studi di Salerno.
Partecipa all’incontro Ernesto Valles, traduttore del libro e creatore del podcast per la diffusione del tango (www.tangopodcast.net).
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Il libro, alla prima edizione italiana, non ancora pubblicato in lingua originale, costituisce anche una radiografia dell’Argentina che si rifletteva dagli anni cinquanta ai settanta.
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Il tango d’avanguardia ha due tappe chiaramente definite: la prima dovuta ad Astor Piazzolla, tappa che ha già oltre 50 anni di vita, con le sue lotte e i suoi successi a livello nazionale e mondiale, che hanno aperto la strada al nuovo tango, e una seconda tappa diversa, dovuta ad Eduardo Rovira, con altre caratteristiche, con una diversa profondità, tappa che è ancora agli inizi. Siamo in un tempo di non tempo. Piazzolla non ha perso vigore e Rovira è ancora patrimonio di pochi.
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Musicateneo
Musicateneo è un’associazione senza scopo di lucro, nata nel 1998 all’Università degli Studi di Salerno, che ha come obiettivo la promozione di attività musicali e di danza all’interno dell’ateneo salernitano. L’associazione organizza le attività di vari gruppi: l’Orchestra Jazz, la Camerata Strumentale, il Coro Pop, l’Ensemble di Percussioni, il Funky System, i 30inTango, i Blues Brothers Reloaded, il gruppo di danze popolari e quello di tango. Musicateneo ha prodotto 4 CD, 1 CD/DVD, 1 DVD e questo libro con CD, e stampa anche una rivista bimestrale, Musicateneo Magazine. I gruppi di Musicateneo, dal 1998 ad oggi, si sono esibiti in centinaia di occasioni. Fra queste si annoverano anche 2 partecipazioni dell’Orchestra Jazz ad Umbria Jazz. Il presidente dell’associazione è il Prof. Gianfranco Rizzo.
Per maggiori informazioni visita il sito: www.musica.unisa.it.

 
30inTango
Il gruppo musicale 30inTango nasce nel 2007 all’università di Salerno per iniziativa del Prof. Roberto De Prisco. Come gli altri gruppi di Musicateneo, è formato da docenti, studenti e personale dell’università e, quando necessario, completato da musicisti esterni. Il gruppo si è esibito in numerose occasioni, sia in concerto che in milonga. I 30inTango hanno registrato alcuni brani di Rovira per il CD allegato a questo libro.
 
Collana MusicateneoLibri
Questo libro inaugura la collana MusicateneoLibri, una serie di pubblicazioni dedicate alla musica nell’università, diretta dal Prof. Roberto De Prisco e dalla Prof.ssa Rosa Maria Grillo.

SEGUONO I METODI RESPONSABILI CON CUI ABBIAMO VAGLIATO L’EVENTO
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PoeCivismo.
Metodi responsabili
per la fruizione di iniziative socio-culturali

Questi Metodi agevolano PRATICHE
capaci di inclusione e cittadinanza non delegata.
Ogni iniziativa, infatti, a prescindere dall’encomiabile
tema trattato, paradossalmente rischia di utilizzare
un metodo escludente e delegato che è incoerente
con qualsiasi processo culturale che voglia creare reale
consapevolezza e capacità di azione partecipata dal cittadino.
Non conta l’eccellenza di un’opera, di una teoria o di un evento,
ma cosa ne fa il fruitore, portandola in prima persona nel mondo.
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Biografia di Eduardo Rovira. Presentazione
18 gennaio 2014
Libreria Masone
Benevento___________
 16/20 TOTALE
COERENZE
rilevate
con i Metodi 
responsabili
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PER UNA RESISTENZA ECONOMICA TERRITORIALE
E UNA REDISTRIBUZIONE DEI REDDITI
Valorizzare le iniziative culturali che, a prescindere
dal tema, promuovono anche l’attitudine a contrastare
la crisi economica che colpisce il cittadino medio e i territori 

Ogni iniziativa dovrebbe considerare il bisogno di giustizia sociale
di questa epoca in cui i redditi si stanno spostando dal cittadino
medio ai milionari.
_____________________________________________
 NO 
_________
1. Tutela 

economica 
del cittadino 
e
del territorio
_________
 
PER UN’IDENTITA’ TERRITORIALE
E UNA COESIONE SOCIALE
Valorizzare le iniziative culturali che, a prescindere
dal tema, promuovono anche l’identità del territorio
e la coesione sociale che ne deriverebbe

Queste iniziative, in quanto di visibilità pubblica, dovrebbero
considerare la vocazione territoriale e le specificità del luogo
da tutelare come opportunità di identità e di reddito.
_____________________________________________
  _________
2. Tutela
identitaria
del territorio

_________
 
PER UNA RESPONSABILITA’ SOCIALE CORTA
E NON DELEGATA
Valorizzare le iniziative realizzate da associazioni locali
o dai residenti, senza la partecipazione e i fondi
degli enti pubblici

Quando l’iniziativa è realizzata in sedi istituzionali, oltre a gravare
sulla collettività, rischia di proporsi unilateralmente
in quanto non si contamina delle persone e dei progetti
che animano il luogo ospitante.
 NO
_________
3. Senza
enti pubblici

_________
 
_____________________________________________
PER UN’INCLUSIONE DEI LUOGHI
CHE ANIMANO IL TERRITORIO
Valorizzare le iniziative che, realizzate presso le sedi
di associazioni e di aziende indipendenti, evitando
i non luoghi 
delle sedi istituzionali, si contaminano
dei progetti 
e delle persone del territorio
Quando l’iniziativa è realizzata fuori dai luoghi istituzionali,
coinvolgendo i luoghi, eventualmente all’aperto, dei rioni,
in particolare quelli meno frequentati, consente un cambiamento
che può rimuovere lo squilibrio sociale e urbanistico della città.
 
_________
4. Presso
sedi

non
istituzionali

_________
 
_____________________________________________
PER UN’ATTITUDINE ALL’INCLUSIONE
E PER DISINCENTIVARE IL FAMILISMO
Valorizzare le iniziative che, promosse da un’associazione,
coinvolgono nell’organizzazione le altre associazioni
del territorio 
e i residenti locali
Spesso, nelle attività quotidiane del cittadino
e nelle attività culturali e di volontariato, si utilizzano metodi
esclusivi e familistici come avviene
nelle aziende e nella partitocrazia.
 NO 
_________
5. Coinvol-gimento
delle altre associazioni

e dei residenti
_________
 
_____________________________________________
PER UN’INCLUSIONE DEI RIONI E DEL TERRITORIO
Valorizzare le iniziative che coinvolgono diffusamente
i rioni della città e/o il territorio

Quando l’iniziativa è realizzata, in modo decentrato,
fuori dai luoghi istituzionali, coivolgendo i luoghi, eventualmente
all’aperto, dei rioni, in particolare quelli meno frequentati,
consente un cambiamento che può rimuovere lo squilibrio sociale
e urbanistico della città.
NO  _________
6. Coinvol-
gimento
dei rioni
e/o del
territorio

_________
 
_____________________________________________
PER UN’AUTODETERMINAZIONE
E UNA COESIONE TERRITORIALE
Valorizzare le iniziative ideate da soggetti locali senza aderire
a iniziative promosse a livello sovraterritoriale

Quando l’iniziativa non è calata dall’alto, ma realizzata
esperienzialmente da soggetti locali, diventa opportunità
per una coesione territoriale e per un esercizio
a una cittadinanza non delegata in ogni aspetto collettivo.
  _________
7. Senza
aderire

a iniziative
nazionali
_________
 
_____________________________________________
PER CONTRASTARE LA DELEGA,
IL VERTICISMO E L’ESCLUSIONE
Valorizzare le iniziative che, non prevedendo l’assegnazione
di premi e riconoscimenti, non proiettano un approccio
competitivo ed esclusivo dell’impegno e della cultura

Quando, all’interno di un’iniziativa, vengono assegnati premi
e riconoscimenti, è opportuno che questi almeno valorizzino
persone non note e/o del territorio.
Assegnando riconoscimenti a persone note, l’iniziativa tende
a dare visibilità a se stessa.
  _________
8. Senza
premi
e selezioni
_________
 
_____________________________________________
PER UNA CITTADINANZA INCLUSIVA
DELLE SPECIFICITA’ E NON FAMILISTICA
Considerare le iniziative per i contenuti
che possono 
intrecciarsi con il nostro personale
percorso e non 
per il rapporto di amicizia/seduzione
o di inimicizia/intolleranza

che intratteniamo con chi li organizza 
Spesso, siamo abituati ad approcciare gli eventi culturali
con metodo familistico: li evitiamo per pregiudizio negativo
(esclusione) o li frequentiamo per amicizia o simpatia (familismo).
_________
9. Considerare
i contenuti
e non gli organizzatori
_________
_____________________________________________
PER UN’AZIONE ETICA DELLE EMOZIONI,
RIDUCENDO LA FRUIZIONE ESTETICA DELLE EMOZIONI
Considerare le iniziative per la capacità di cambiamento
e non per la piacevolezza emozionale che può renderci passivi
perpetuatori del malessere collettivo

Spesso, siamo abituati ad approcciare gli eventi culturali
per l’attitudine emozionale (estetica) ereditata che impedisce
l’azione in prima persona e quindi il cambiamento.
_________
10. Fruizione
etica, non estetica
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_____________________________________________
PER UNA COESIONE SOCIALE
E UN’INCLUSIONE DELLE SPECIFICITA’
Valorizzare le iniziative che prevedono dibattiti in cui
ogni relatore impegni il tavolo del convegno solo nel momento
del proprio intervento

Ogni relatore dovrebbe essere un membro della platea prestato,
temporaneamente e per una sua specificità, alla funzione
di consulente di una comunità in cui ognuno è consulente degli altri.
Quando possibile, è opportuno che i partecipanti al dibattito
siano disposti in cerchio.
  _________
11. Senza
tavolo
dei relatori
_________
 
_____________________________________________
PER UN’INCLUSIONE DELLE SPECIFICITA’
Valorizzare le iniziative che, nel comunicare
i nomi delle persone coinvolte, utilizzano
solo eventuali qualifiche pertinenti con l’iniziativa.

Ogni relatore dovrebbe essere impegnato nell’iniziativa
per portare la sua personale specificità acquisita
nel concreto, a prescindere dai titoli.
_________
12. Senza comunicare
titoli di studio
non pertinenti
_________
_____________________________________________
PER UNA PROMOZIONE
DELLE SPECIFICITA’ DEI CITTADINI
Valorizzare iniziative (convegni, dibattiti, ecc.)
dove 
prendono parte prevalentemente
le competenze tecniche e di fatto

e non i personaggi politici e istituzionali
Spesso il convegno perde di vista il suo contenuto e diventa
luogo di presenzialismo. Le autorità politiche e istituzionali
hanno comunque la possibilità di vedersi pubblicati
i propri comunicati sui media.
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13. Senza personaggi
istituzionali
_________
_____________________________________________
PER UNA CITTADINANZA NON DELEGATA
E UNA BIODIVERSITA’ CULTURALE
Valorizzare le iniziative che prevedono,
come protagonisti,

personaggi non mediaticamente noti 
Le iniziative locali hanno senso se danno visibilità 
a personaggi e istanze che non sono già agevolati 
dai media nazionali.
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14. Senza personaggi
massmediatici
_________
_____________________________________________
PER UNA CITTADINANZA ARTISTICA NON DELEGATA:
FRUIZIONE RESPONSABILE DELLE ARTI
Valorizzare le iniziative (spettacoli, concerti, mostre)
che propongono soggetti e artisti non veicolati
da TV, cinema e media nazionali   

Per biodiversità e approccio esperienziale, è utile dare
visibilità ad artisti, semmai locali, che normalmente
non hanno spazio sulle emittenti nazionali e nel circuito
cinematografico e che non sono suggeriti dai mass media.
_________
15. Senza
artisti
massmediatici
_________
_____________________________________________
PER UN’INCLUSIONE SOCIALE
Valorizzare, anche a teatro e ai concerti, le iniziative
in cui non siano previsti posti privilegiati
e biglietti omaggio per le autorità
Per valutare realmente la portata di un evento culturale,
gli esponenti politici ed istituzionali devono misurarsi

con esso, in veste di cittadini comuni.
Nei luoghi dell’arte, siti dell’emancipazione e della giustizia,
non dovrebbero esistere discriminazioni.
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16. Senza
spazi e posti
a sedere
privilegiati
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PER UN MODELLO DI SVILUPPO DI PICCOLA SCALA
E PER REDDITI CHE RESTANO SUL TERRITORIO
Valorizzare le iniziative realizzate senza quegli
ingenti capitali che portano i profitti via dai territori
e che promuovono quel modello di sviluppo che,
basato sui sistemi di scala, è la causa dell’attuale
disagio economico e sociale

Per un modello di sviluppo che includa i piccoli operatori
locali e che incentivi un’economia di piccola scala che

produce economia territoriale.
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17. Senza
ingenti
investimenti
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_____________________________________________
PER UN’AUTODETERMINAZIONE DEL TERRITORIO
Valorizzare le iniziative che, evitando, come sponsor,
aziende estranee al territorio, non rischiano
di veicolare condizionamenti a danno
delle popolazioni locali

Queste iniziative, in quanto di visibilità pubblica, devono essere
autonome dalla aziende che potrebbero condizionare le attività
di autodeterminazione e di coesione della popolazione locale.  
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18. Senza
sponsor
sovraterritoriali

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PER UNA CULTURA MATERIALE RESPONSABILE
E UN’ECONOMIA CONDIVISA
Valorizzare le iniziative culturali che promuovono
i prodotti del territorio o etici, quando prevedono
la somministrazione di cibo o in quanto ospitate
in esercizi commerciali che abitualmente
somministrano cibo del territorio

Processo culturale è quello che, a prescindere dal tema affrontato,
dovrebbe comunque essere capace, nel metodo, di agevolare
identità territoriale, redistribuzione del reddito, tutela ambientale.
_________
19. Cibo responsabile
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_____________________________________________
PER UN RESPONSABILE USO
DELLE RISORSE NATURALI
Evitare le iniziative culturali che prevedendo,
anche accessoriamente, sommistrazione di cibo
e bevande, 
utilizzano stoviglie monouso
non biodegradabili

Queste iniziative, in quanto di visibilità pubblica, devono essere
più responsabili dei singoli cittadini riguardo all’uso di stoviglie:
in caso di monouso, si utilizzino almeno quelle biodegradabili.
_____________________________________________
_________
20. Stoviglie
ecosostenibili
_________

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