Festival di letteratura italo-irlandese. 4/7 giugno. Roma/Sant’Agata de’ Goti (Palazzo Rainone Mustilli). Coerenze:16/20
Roma, 4 giugno 2014
Sant’Agata de’ Goti (BN) 5-7 giugno 2014
Nato nel 2011 da un’idea della scrittrice irlandese Catherine Dunne e della giornalista e scrittrice veronese, Federica Sgaggio, giunge quest’anno alla sua quarta edizione il Festival di letteratura italo-irlandese – IILE (Italo-Irish Literature Exchange) in programma dal 4 al 7 giugno a Roma ea Sant’Agata de’ Goti, in provincia di Benevento. Il festival, che si tiene un anno in Italia e un anno in Irlanda, vuole essere l’occasione per mettere in contatto le realtà letterarie dei due Paesi. È organizzato in Irlanda dall’Irish Writers’ Centre e in Italia dall’associazione non-profit ònoma, di cui Federica Sgaggio è presidente, quest’anno con la collaborazione dell’azienda agricola Mustilli. Nella quattro giorni letteraria, ai reading – che vedranno la presenza di scrittori italiani e irlandesi – si alterneranno visite ad appuntamenti culturali, momenti musicali e due cene.
Al reading che si terrà a Palazzo Rainone-Mustilli, venerdì 6 giugno alle 18,30, saranno presenti la giornalista Annalisa Angelone; Claudia Iandolo, insegnante e scrittrice e Maurizio de Giovanni, scrittore,insieme agli studentidell’istituto Telesi@.
La delegazione irlandese è composta da Valerie Bistany, direttrice dell’Irish Writers’ Centre di Dublino, Liz McManus, scrittrice ed ex ministro, Noel Monahan, poeta e drammaturgo, Nuala Ní Chonchúir, autrice di romanzi e racconti, William Wall, romanziere, poeta e autore di racconti, Afric McGlinchey, poetessa, editor e recensore, Sean Hardie, ex giornalista della BBC, autore satirico, drammaturgo e romanziere, e Mia Gallagher,romanziera e performer.
Otto gli scrittori italiani che daranno il loro contributo: Fabio Bussotti, attore e autore;Francesca Melandri,autrice e sceneggiatrice; Giulio Mozzi, autore e consulente editoriale;Ivano Porpora, scrittore e blogger; Federica Sgaggio, scrittrice e giornalista; Gianpaolo Trevisi, scrittore; Fabio Viola, scrittore.
Insieme agli otto scrittori italiani, i sette autori irlandesi parteciperanno poi a un’antologia di racconti che – sul tema del displacement, dell’Altrove, del sentirsi in transizione, in cambiamento, fuori posto – verranno pubblicate in Italia e in Irlanda nella primavera 2015.
In Italia l’antologia, curata da Catherine Dunne, sarà pubblicata dalla Guanda; in Irlanda, dalla casa editrice New Island.
I reading
Il primo reading si svolgerà venerdì 6 giugno alle 18,30 a Palazzo Rainone-Mustilli (Piazza Trento 4, Sant’Agata dei Goti), con letture degli autori irlandesi e italiani – Annalisa Angelone, Claudia Iandolo e Maurizio de Giovanni – e degli studenti dell’istituto Telesi@, accompagnato dalla traduzione dei testi in inglese e dalla presenza un’interprete simultanea. Durante la serata saranno inoltre proiettati clip con il saluto di Catherine Dunne; di Beatrice Zovo, disegnatrice del logo del Festival; di Fabio Bussotti e di Francesca Melandri.
Sabato 7 giugno alle 18, sempre a Palazzo Rainone-Mustilli (Piazza Trento 4, Sant’Agata de’ Goti), si terrà un Open Mic, un’ora di microfono aperto alla lettura di frammenti delle opere di chiunque abbia voglia di fare sentire la sua voce e cerchi un luogo per farlo. In quest’occasione, leggerà per la prima volta in pubblico Nicole Astrid Florean, grande talento letterario di appena 15 anni.
La storia del Festival
Risale al 2011 l’incipit dublinese del Festival, una vera edizione pilota, che ebbe il sostegno dell’Istituto italiano di cultura a Dublino, come del resto accadde lo scorso anno.
Nel 2012 fu organizzato in Italia, a Verona. Per l’occasione, i due reading coinvolsero la stessa Catherine Dunne e altri sei autori irlandesi: in entrambi i casi, la risposta delle persone fu entusiastica tanto che si dovettero chiudere gli accessi alla sala per motivi di sicurezza statica.
Nell’occasione, l’artista Mimmo Paladino donò un disegno per la copertina di Moving On, racconto di Catherine Dunne tradotto da Federica Sgaggio e pubblicato – in edizione bilingue a tiratura limitata – per l’associazione ònoma dalla casa editrice Percorsi di Benevento.
I racconti prodotti all’impronta dai partecipanti al seminario ‘Ogni storia è un milione di storie’ (scrittori, psicoterapeuti, giornalisti, editor, attori) sono stati inclusi nell’omonima antologia bilingue ugualmente edita da Percorsi per ònoma.
Nel 2013, in Irlanda, ònoma portò a Dublino un gruppo di autori italiani capitanati da Dacia Maraini.
L’associazione ònoma ha partecipato alla Listowel Writers’ Week, giunta quest’anno alla 43° edizione (molti, nel tempo, i Nobel per la letteratura che ha ospitato. Per una lista, si può consultare questo link, alla voce Listowel Writers’ Week), con Diego De Silva e Marcello Fois.
PROGRAMMA
Mercoledì 4 giugno
-Serata di benvenuto all’Ambasciata d’Irlanda in Italia a Roma
- Reading degli scrittori irlandesi
- Fra gli scrittori italiani che parteciperanno all’antologia, saranno presenti alla serata Gaja Cenciarelli, Fabio Bussotti, Francesca Melandri, Ivano Porpora e Federica Sgaggio.
Giovedì 5 giugno
- Mattina – Trasferimento ospiti irlandesi da Roma a Sant’Agata
- Pranzo
- Visita alle cantine storiche Mustilli
Venerdì 6 giugno
- Mattina Incontro delegazione irlandese con gli studenti dell’istituto Telesi@ – Gli studenti stanno da tempo lavorando insieme agli insegnanti sul tema dell’Altrove, del dis-placement, del cambiamento. All’incontro saranno presenti i docenti di inglese e la preside della scuola.
- Pranzo
- Visita ai vigneti
- Ore 18.30. Reading letterario – Gli autori irlandesi, gli autori italiani Annalisa Angelone,Claudia Iandolo e Maurizio de Giovanni (vedi sopra per i profili) e gli studenti dell’istituto Telesi@ leggeranno dai loro lavori. Dei testi in inglese sarà fornita traduzione. Per tutta la serata è prevista l’assistenza di un’interprete simultanea. Ai reading si alternerà la proiezione di alcune piccole clip: Catherine Dunne porterà il suo saluto al festival che insieme a Federica Sgaggio ha fondato nel 2011; Beatrice Zovo, disegnatrice del logo del Festival, parlerà del “suo” Altrove professionale; l’attore e autore Fabio Bussotti, da sempre amico e protagonista del festival, saluterà gli amici di Sant’Agata; l’autrice e sceneggiatrice Francesca Melandrispiegherà il suo dis-placement di scrittrice. Il reading si terrà a Palazzo Rainone-Mustilli / Piazza Trento 4 – Sant’Agata dei Goti (Bn).
- Ore 21 Cena
Sabato 7 giugno
- Visita alla città di Napoli
- Ore 18 Open Mic – Un’ora di microfono aperto alla lettura di frammenti delle opere di chiunque abbia voglia di fare sentire la sua voce e cerchi un luogo per farlo. In quest’occasione leggerà per la prima volta in pubblico Nicole Astrid Florean, grande talento letterario di appena 15 anni. L’evento si svolgerà a Palazzo Rainone-Mustilli / Piazza Trento 4 – Sant’Agata de’ Goti (BN).
- Ore 20 Cena con spettacolo di musica tradizionale con il Triotarantae: aperto al pubblico.
Domenica 8 giugno
Conclusioni e saluti
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Chi è interessato può comunicarci eventuali modifiche da apportare alla seguente ipotesi.
PoeCivismo. Metodi responsabili per la fruizione di iniziative socio-culturali Questi Metodi agevolano PRATICHE capaci di inclusione e cittadinanza non delegata. Ogni iniziativa, infatti, a prescindere dall’encomiabile tema trattato, IN TERMINI DI LINGUAGGIO ESPERIENZIALE, paradossalmente rischia di realizzare STILI DI AZIONE CULTURALE che, dialogando con gli STILI DI VITA del fruitore, utilizzano un metodo escludente e delegato che è incoerente con qualsiasi processo culturale che voglia creare reale consapevolezza e capacità di azione partecipata dal cittadino. . Non conta l’eccellenza di un’opera, di una teoria o di un evento, ma cosa ne fa il fruitore, portandola in prima persona nel mondo. . Ogni fruitore, nell’approcciarsi esperienzialmente all’evento, può considerare i criteri che ritiene utili e può anche creare altri criteri adatti al proprio percorso. _____________________________________________ |
Festival di letteratura italo-irlandese. 4/7 giugno. Roma/Sant’Agata de’ Goti (Palazzo Rainone Mustilli) | ||
17/20 | TOTALE COERENZE rilevate con i Metodi responsabili ________ |
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_____________________________________________ PER UNA RESISTENZA ECONOMICA TERRITORIALE E UNA REDISTRIBUZIONE DEI REDDITI Valorizzare le iniziative culturali che, a prescindere dal tema, promuovono anche l’attitudine a contrastare la crisi economica che colpisce il cittadino medio e i territori Ogni iniziativa dovrebbe considerare il bisogno di giustizia sociale di questa epoca in cui i redditi si stanno spostando dal cittadino medio ai milionari. _____________________________________________ |
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_________ 1. Tutela economica del cittadino e del territorio _________ |
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PER UN’IDENTITA’ TERRITORIALE E UNA COESIONE SOCIALE Valorizzare le iniziative culturali che, a prescindere dal tema, promuovono anche l’identità del territorio e la coesione sociale che ne deriverebbe Queste iniziative, in quanto di visibilità pubblica, dovrebbero considerare la vocazione territoriale e le specificità del luogo da tutelare come opportunità di identità e di reddito. _____________________________________________ |
_________ 2. Tutela identitaria del territorio _________ |
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PER UNA RESPONSABILITA’ SOCIALE CORTA E NON DELEGATA Valorizzare le iniziative realizzate da associazioni locali o dai residenti, senza la partecipazione e i fondi degli enti pubblici Quando l’iniziativa non è calata dall’alto ma realizzata in prima persona dai residenti diventa opportunità per una coesione territoriale e una cittadinanza non delegata in tutti gli aspetti della vita collettiva. Se l’iniziativa è realizzata senza i fondi pubblici contiene meno costi occulti: non pesa sulla collettività; non partecipa a un modello di sviluppo assistenzialista e delegato; non si agevola il clientelismo politico; non è complice dei costi pubblici che, gravando sull’economia reale, causano la crisi economica a danno dei cittadini e dei territori. |
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_________ 3. Senza enti pubblici _________ |
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_____________________________________________ PER UN’INCLUSIONE DEI LUOGHI CHE ANIMANO IL TERRITORIO Valorizzare le iniziative che, realizzate presso le sedi di associazioni e di aziende indipendenti, evitando i non luoghi delle sedi istituzionali, si contaminano dei progetti e delle persone del territorio Quando l’iniziativa è realizzata in sedi istituzionali, oltre a gravare sulla collettività, rischia di proporsi unilateralmente in quanto non si contamina delle persone e dei progetti che animano il luogo ospitante. |
NO |
_________ 4. Presso sedi non istituzionali _________ |
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_____________________________________________ PER UN’ATTITUDINE ALL’INCLUSIONE E PER DISINCENTIVARE IL FAMILISMO Valorizzare le iniziative che, promosse da un’associazione, coinvolgono nell’organizzazione le altre associazioni del territorio e i residenti locali Spesso, nelle attività quotidiane del cittadino e nelle attività culturali e di volontariato, si utilizzano metodi esclusivi e familistici come avviene nelle aziende e nella partitocrazia. |
NO |
_________ 5. Coinvol-gimento delle altre associazioni e dei residenti _________ |
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_____________________________________________ PER UN’INCLUSIONE DEI RIONI E DEL TERRITORIO Valorizzare le iniziative che coinvolgono diffusamente i rioni della città e/o il territorio Quando l’iniziativa è realizzata, in modo decentrato, fuori dai luoghi istituzionali, coinvolgendo i luoghi, eventualmente all’aperto, dei rioni, in particolare quelli meno frequentati, consente un cambiamento che può rimuovere lo squilibrio sociale e urbanistico della città. |
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_________ 6. Coinvol- gimento dei rioni e/o del territorio _________ |
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_____________________________________________ PER UN’AUTODETERMINAZIONE E UNA COESIONE TERRITORIALE Valorizzare le iniziative ideate da soggetti locali senza aderire a iniziative promosse a livello sovraterritoriale Quando l’iniziativa non è calata dall’alto, ma realizzata esperienzialmente da soggetti locali, diventa opportunità per una coesione territoriale e per un esercizio a una cittadinanza non delegata in ogni aspetto collettivo. |
_________ 7. Senza aderire a iniziative nazionali _________ |
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_____________________________________________ PER CONTRASTARE LA DELEGA, IL VERTICISMO E L’ESCLUSIONE Valorizzare le iniziative che, non prevedendo l’assegnazione di premi e riconoscimenti, non proiettano un approccio competitivo ed esclusivo dell’impegno e della cultura Quando, all’interno di un’iniziativa, vengono assegnati premi e riconoscimenti, è opportuno che questi almeno valorizzino persone non note e/o del territorio. Assegnando riconoscimenti a persone note, l’iniziativa tende a dare visibilità a se stessa. |
_________ 8. Senza premi e selezioni _________ |
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_____________________________________________ PER UNA CITTADINANZA INCLUSIVA DELLE SPECIFICITA’ E NON FAMILISTICA Considerare le iniziative per i contenuti che possono intrecciarsi con il nostro personale percorso e non per il rapporto di amicizia/seduzione o di inimicizia/intolleranza che intratteniamo con chi li organizza Spesso, siamo abituati ad approcciare gli eventi culturali con metodo familistico: li evitiamo per pregiudizio negativo (esclusione) o li frequentiamo per amicizia o simpatia (familismo). |
_________ 9. Considerare i contenuti e non gli organizzatori _________ |
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_____________________________________________ PER UN’AZIONE ETICA DELLE EMOZIONI, RIDUCENDO LA FRUIZIONE ESTETICA DELLE EMOZIONI Considerare le iniziative per la capacità di cambiamento e non per la piacevolezza emozionale che può renderci passivi perpetuatori del malessere collettivo Spesso, siamo abituati ad approcciare gli eventi culturali per l’attitudine emozionale (estetica) ereditata che impedisce l’azione in prima persona e quindi il cambiamento. |
_________ 10. Fruizione etica, non estetica _________ |
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_____________________________________________ PER UNA COESIONE SOCIALE E UN’INCLUSIONE DELLE SPECIFICITA’ Valorizzare le iniziative che prevedono dibattiti in cui ogni relatore impegni il tavolo del convegno solo nel momento del proprio intervento Ogni relatore dovrebbe essere un membro della platea prestato, temporaneamente e per una sua specificità, alla funzione di consulente di una comunità in cui ognuno è consulente degli altri. Quando possibile, è opportuno che i partecipanti al dibattito siano disposti in cerchio. |
NO | _________ 11. Senza tavolo dei relatori _________ |
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_____________________________________________ PER UN’INCLUSIONE DELLE SPECIFICITA’ Valorizzare le iniziative che, nel comunicare i nomi delle persone coinvolte, utilizzano solo eventuali qualifiche pertinenti con l’iniziativa. Ogni relatore dovrebbe essere impegnato nell’iniziativa per portare la sua personale specificità acquisita nel concreto, a prescindere dai titoli. |
_________ 12. Senza comunicare titoli di studio non pertinenti _________ |
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_____________________________________________ PER UNA PROMOZIONE DELLE SPECIFICITA’ DEI CITTADINI Valorizzare iniziative (convegni, dibattiti, ecc.) dove prendono parte prevalentemente le competenze tecniche e di fatto e non i personaggi politici e istituzionali Spesso il convegno perde di vista il suo contenuto e diventa luogo di presenzialismo. Le autorità politiche e istituzionali hanno comunque la possibilità di vedersi pubblicati i propri comunicati sui media. |
_________ 13. Senza personaggi istituzionali _________ |
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_____________________________________________ PER UNA CITTADINANZA ARTISTICA NON DELEGATA E UNA BIODIVERSITA’ CULTURALE Valorizzare le iniziative che prevedono, come protagonisti, personaggi e artisti non mediaticamente noti Le iniziative locali hanno senso se danno visibilità a personaggi e/o artisti che non sono già agevolati dai media nazionali. |
_________ 14. Senza personaggi e/o artisti massmediatici _________ |
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_____________________________________________ PER UNA CITTADINANZA ECONOMICA NON DELEGATA Valorizzare le iniziative che utilizzano monete locali per incentivare un’economia condivisa, una coesione sociale e una resistenza economica territoriale Ogni gesto economico può essere portatore di giustizia sociale, redistribuzione dei redditi e inclusione del vicino. |
NO | _________ 15. Con moneta locale _________ |
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_____________________________________________ PER UN’INCLUSIONE SOCIALE Valorizzare, anche a teatro e ai concerti, le iniziative in cui non siano previsti posti privilegiati e biglietti omaggio per le autorità Per valutare realmente la portata di un evento culturale, gli esponenti politici ed istituzionali devono misurarsi con esso, in veste di cittadini comuni. Nei luoghi dell’arte, siti dell’emancipazione e della giustizia, non dovrebbero esistere discriminazioni. |
_________ 16. Senza spazi e posti a sedere privilegiati _________ |
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_____________________________________________ PER UN MODELLO DI SVILUPPO DI PICCOLA SCALA E PER REDDITI CHE RESTANO SUL TERRITORIO Valorizzare le iniziative realizzate senza quegli ingenti capitali che portano i profitti via dai territori e che promuovono quel modello di sviluppo che, basato sui sistemi di scala, è la causa dell’attuale disagio economico e sociale Per un modello di sviluppo che includa i piccoli operatori locali e che incentivi un’economia di piccola scala che produce economia territoriale. |
_________ 17. Senza ingenti investimenti _________ |
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_____________________________________________ PER UN’AUTODETERMINAZIONE DEL TERRITORIO Valorizzare le iniziative che, evitando, come sponsor, aziende estranee al territorio, non rischiano di veicolare condizionamenti a danno delle popolazioni locali Queste iniziative, in quanto di visibilità pubblica, devono essere autonome dalla aziende che potrebbero condizionare le attività di autodeterminazione e di coesione della popolazione locale. |
_________ 18. Senza sponsor sovraterritoriali _________ |
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_____________________________________________ PER UNA CULTURA MATERIALE RESPONSABILE E UN’ECONOMIA CONDIVISA Valorizzare le iniziative culturali che promuovono i prodotti del territorio o etici, quando prevedono la somministrazione di cibo o in quanto ospitate in esercizi commerciali che abitualmente somministrano cibo del territorio Processo culturale è quello che, a prescindere dal tema affrontato, dovrebbe comunque essere capace, nel metodo, di agevolare identità territoriale, redistribuzione del reddito, tutela ambientale. |
_________ 19. Cibo responsabile _________ |
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_____________________________________________ PER UN RESPONSABILE USO DELLE RISORSE NATURALI Evitare le iniziative culturali che prevedendo, anche accessoriamente, sommistrazione di cibo e bevande, utilizzano stoviglie monouso non biodegradabili Queste iniziative, in quanto di visibilità pubblica, devono essere più responsabili dei singoli cittadini riguardo all’uso di stoviglie: in caso di monouso, si utilizzino almeno quelle biodegradabili. _____________________________________________ |
_________ 20. Stoviglie ecosostenibili _________ |