Bukòrto, rassegna del corto. Venerdì 18 luglio, Circolo Buko’. Coerenze:18/20

bukorto
Il Circolo Virtuoso Bukó è lieto di annunciarvi la prima edizione del “Bukórto”, rassegna del corto del Circolo Virtuoso che si terrà venerdì, 18 luglio 2014, dalle 21.00 in poi, presso il Circolo Virtuoso Bukó, in via Stanislao Bologna 30, Benevento.
Interverrà Alessandro Paolo Lombardo, come conduttore della serata che ospiterà la proiezione di sette cortometraggi.

Contrariamente a quanti di voi stanno pensando non c’è molto di nuovo rispetto alle altre rassegne del corto che ronzano intorno a noi negli ultimi e non ultimi periodi. Il Circolo Virtuoso Bukó in realtà si sta facendo scenario di una manifestazione già fatta e rifatta in altri contesti, con tanto di red carpet o di bouquet di rose.

Tuttavia, in quanto circolo culturale, che si è messo in gioco con il primo contest di Poesia Slam organizzato per la prima volta da Francesca Mazzoni qui a Benevento, con il cine-forum d’autore, d’attore, tematico, estemporaneo, musicale e circostanziale, in quanto posto dove le attività culturali, sociali e politiche di varie associazioni (come il WAND – collettivo LGBT di Benevento, come l’associazione Sogni di Un Mondo Diverso, come l’associazione culturale Quinto Elemento, come il comitato NO TRIV e tante altre) hanno avuto luogo e sfogo, in quanto cassa di risonanza per tanti gruppi musicali, locali e non, per tanti gruppi di musicisti come, ad esempio, la portentosa e numerosa e rumorosamente armoniosa Banda del Bukó…in quanto tutto ciò, non poteva mancare un collegamento con il cine-autorato locale e – perché no? – d’oltre-Dormiente.

Quindi, con questa premessa siamo lieti di introdurvi alla prima edizione del “Bukórto”, rassegna del corto del Circolo Virtuoso.

Tuttavia, siamo spiacenti con gli amanti della competizione in quanto il “Bukórto” non sarà un festival che vedrà in fin dei conti un acclamato vincitore. Di certo, al pubblico spetterà apprezzare e speriamo che di applausi ne usciranno tanti, corposi e sentiti. Ma alla fine del festival, per i partecipanti, vi sarà solo la consapevolezza di aver partecipato, di aver presentato, fatto conoscere il proprio lavoro e di averlo fatto apprezzare. D’altronde, quale miglior modo per intavolare un confronto fra autori se non una sana rassegna priva di competizione?

Nel ruolo di pubblico, di giuria ed estimatori delle opere che verranno presentate:

TUTTI VOI che sarete in nostra compagnia il 18 luglio 2014, dalle 21.00 in poi, presso il Circolo Virtuoso Bukó
via Stanislao Bologna 30, 82100 Benevento.

Segue sinossi dei corti che saranno proiettati durante la sera del 18 luglio.

due corpi

“DUE CORPI”, 2:46, Maria Pia Santillo

mp86@live.it \\\ 3287089128

Sinossi:
“DUE CORPI” è la storia di un incontro e di una separazione. Il desiderio del re-incontro tiene viva l’immaginazione, facendo assumere ai due corpi forme e contorni sempre diversi.
Un breve misterioso dialogo sospeso e notturno, ispirato principalmente alla poesia “Due corpi” di Octavio Paz.
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versogiusto

“Il Verso Giusto’’, 10:55, Claudio Russo

claudio.russo.cinema@gmail.com \\\ 3937607090

Sinossi:
”Il Verso Giusto” nasce dal desiderio di cercare, cercandosi. Nella città di Napoli, dove più che in ogni altro posto coincidono tradizione e trambusto moderno, estraniandosi dal caos quotidiano ed accompagnata dalla bellezza dei luoghi, la coscienza prende il sopravvento e scopre in modo radicale e diretto le differenze e le influenze che il posto genera nella trasformazione sociale e comportamentale, attraverso gli occhi di una persona comune che si abbandona alle proprie sensazioni.
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fuori dall'armadio

“Fuori Dall’Armadio”, 6.40, WAND – Collettivo LGBT Benevento

luka-1992@live.it \\\ 3401866998

Sinossi:
Quando Miriam decide di lasciare Giulia, lo fa con una lettera. Sente di doverle delle scuse, sente che quella scelta segnerà una precisa svolta nella sua vita. Le è stata data la possibilità di venire allo scoperto, ha scelto di nascondersi. Giulia rappresenta per lei l’amore, ma il sacrificio che le viene chiesto è troppo grande.
Si sono amate a lungo e di nascosto, coltivando il sentimento nella riservatezza e nel silenzio. Quando un’amica le sorprende a baciarsi, Miriam si rende improvvisamente conto che non è disposta a sacrificare tutto ciò che ha per Giulia e sente il peso della sua codardia, insopportabile e vincolante. Non riesce a venire fuori dall’armadio in cui è reclusa, o meglio, gettata fuori, decide di tornarci. Parla all’amica che le ha sorprese e decide di mentirle. Compie la scelta che rimpiangerà per il resto della sua vita.
Fuori dall’armadio è una storia d’amore omosessuale che non ha nulla di speciale e nella sua normalità si estingue. Miriam non è un’eroina, ma una società giusta non dovrebbe mai imporci di esserlo. Il coraggio che le manca la rende davvero una codarda? O forse siamo noi con i nostri pregiudizi a chiudere le ante dell’armadio e a lasciar marcire dentro la sincerità e l’amore?
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your life is a lie

“Your life is a lie”, 14:00 circa, Francesco Giuseppe Nappi

francescogiuseppenappi@hotmail.it
francescogiuseppe.nappi@hotmail.com \\\ 348 06 98 279

Sinossi:
La società ci impone dei comportamenti dove lo scopo non è essere, ma apparire.
schiavi di abitudini, di idee, di noi stessi.
E se un giorno, guardandoti allo specchio, scopri che ciò che stavi vivendo non ti appartiene?
Se, per caso, ti accorgi che non c’è altro, qualcosa di più profondo?
Se ti dovessi trovare a dover scegliere tra continuare ad indossare una maschera o finalmente gettarla via, tu che faresti?_____________________________

puntini sospensivi

“Puntini sospensivi”, 6:27, Immaginaria Coop Sociale Onlus

comunicazione@cooperativaimmaginaria.it \\\ 3498719789

Sinossi:
Onirico e visionario, Puntini sospensivi è un cortometraggio collettivo in cui i ragazzi delle scuole superiori di Benevento indagano il significato profondo della parola “Bene Comune”. Una riflessione inedita su come i giovani possono e devono riappropriarsi di nuovi spazi fisici, culturali e affettivi per essere cittadini attivi. Il corto ha una forte potenza visiva ed è stato realizzato al termine dell’omonimo progetto di animazione territoriale promosso dalla Cooperativa sociale Immaginaria onlus e realizzato grazie al co-finanziamento dell’Unione Europea attraverso il programma comunitario “Gioventù in Azione – Azione 1.2”
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InOccupazione

“InOccupazione”, 6:57, Anna Mazzoni & Giustino Pennino

campanellino83@hotmail.it \\\ 3495645253
giustino.pennino@gmail.com \\\ 3394572837

Sinossi:
Le storie di Emilia e Cesare, abitanti dell’Occupazione “Carlo Felice” a Roma. Clip inviata per il concorso “Servizio Pubblico – Generazione Reporter 2013″. Il corto-documentario è stato selezionato per “Ritratti”, lo speciale di “AnnoUno” con i migliori report partecipanti.
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INCONTRO_CON_EDUARDO_-_LOCAN DINA__ancora_più_piccola3

“INCONTRO CON EDUARDO”, 12:00, Nello Mascia

Sinossi:
Omaggio a Eduardo de Filippo in occasione del 30° anniversario della morte. Il giovane attore Ciro ha un incontro per un’audizione con Eduardo De Filippo. Un mito vivente. Un monumento. Ciro si precipita all’appuntamento della vita. Eduardo gli appare in fondo a un immenso terrazzo. Occhialoni con una lente nera e l’altra lente più chiara. La lente più chiara scopre un occhio di proporzioni smisurate. Non è un occhio. E’ un periscopio che scruta fin dentro l’anima. Eduardo è seduto dietro a un tavolino. Sul tavolino una caffettiera napoletana. Ciro è al colmo dell’emozione. Si avvicina. E….

SEGUONO I METODI RESPONSABILI CON CUI ART’EMPORI HA VAGLIATO L’EVENTO
Chi è interessato può comunicarci eventuali modifiche da apportare alla seguente ipotesi.
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PoeCivismo.
Metodi responsabili
per la fruizione di iniziative socio-culturali

Questi Metodi agevolano PRATICHE
capaci di inclusione e cittadinanza non delegata.
Ogni iniziativa, infatti, a prescindere dall’encomiabile
tema trattato, IN TERMINI DI LINGUAGGIO ESPERIENZIALE, 
paradossalmente rischia di realizzare STILI DI AZIONE CULTURALE
che, dialogando con gli STILI DI VITA del fruitore,
utilizzano un metodo escludente e delegato che è incoerente
con qualsiasi processo culturale che voglia creare reale
consapevolezza e capacità di azione partecipata dal cittadino.
.
Non conta l’eccellenza di un’opera, di una teoria o di un evento,
ma cosa ne fa il fruitore, portandola in prima persona nel mondo.
.
Ogni fruitore, nell’approcciarsi esperienzialmente all’evento,
può considerare i criteri che ritiene utili
e può anche creare altri criteri adatti al proprio percorso.Considerare le iniziative per la capacità di cambiamento
(AZIONE ETICA) e non per la piacevolezza emozionale
(FRUIZIONE ESTETICA DELLE EMOZIONI) che 
può
renderci passivi 
perpetuatori del malessere collettivo
Spesso, siamo abituati ad approcciare gli eventi culturali
per l’attitudine emozionale (estetica) ereditata che impedisce
l’azione in prima persona e quindi il cambiamento.

 

Bukòrto, rassegna del corto. Venerdì 18 luglio, Circolo Buko’
 18/20 TOTALE
COERENZE
rilevate
con i Metodi 
responsabili
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PER UNA RESISTENZA ECONOMICA TERRITORIALE
E UNA REDISTRIBUZIONE DEI REDDITI
Valorizzare le iniziative culturali che, a prescindere
dal tema, promuovono anche l’attitudine a contrastare
la crisi economica che colpisce il cittadino medio e i territori 

Ogni iniziativa dovrebbe considerare il bisogno di giustizia sociale
di questa epoca in cui i redditi si stanno spostando dal cittadino
medio ai milionari.
_____________________________________________
 
_________
1. Tutela 

economica 
del cittadino 
e
del territorio
_________
 
PER UN’IDENTITA’ TERRITORIALE
E UNA COESIONE SOCIALE
Valorizzare le iniziative culturali che, a prescindere
dal tema, promuovono anche l’identità del territorio
e la coesione sociale che ne deriverebbe

Queste iniziative, in quanto di visibilità pubblica, dovrebbero
considerare la vocazione territoriale e le specificità del luogo
da tutelare come opportunità di identità e di reddito.
_____________________________________________
  _________
2. Tutela
identitaria
del territorio

_________
 
PER UNA RESPONSABILITA’ SOCIALE CORTA
E NON DELEGATA
Valorizzare le iniziative realizzate da associazioni locali
o dai residenti, senza la partecipazione e i fondi
degli enti pubblici

Quando l’iniziativa non è calata dall’alto ma realizzata
in prima persona dai residenti diventa opportunità per
una coesione territoriale e una cittadinanza non delegata
in tutti gli aspetti della vita collettiva.
Se l’iniziativa è realizzata senza i fondi pubblici contiene
meno costi occulti: non pesa sulla collettività;
non partecipa a un modello di sviluppo assistenzialista
e delegato; non si agevola il clientelismo politico;
non è complice dei costi pubblici che, gravando
sull’economia reale, causano la crisi economica
a danno dei cittadini e dei territori. 
 
_________
3. Senza
enti pubblici

_________
 
_____________________________________________
PER UN’INCLUSIONE DEI LUOGHI
CHE ANIMANO IL TERRITORIO
Valorizzare le iniziative che, realizzate presso le sedi
di associazioni e di aziende indipendenti, evitando
i non luoghi 
delle sedi istituzionali, si contaminano
dei progetti 
e delle persone del territorio
Quando l’iniziativa è realizzata in sedi istituzionali, oltre a gravare
sulla collettività, rischia di proporsi unilateralmente in quanto
non si contamina delle persone e dei progetti che animano
il luogo ospitante.
 
_________
4. Presso
sedi

non
istituzionali

_________
 
_____________________________________________
PER UN’ATTITUDINE ALL’INCLUSIONE
E PER DISINCENTIVARE IL FAMILISMO
Valorizzare le iniziative che, promosse da un’associazione,
coinvolgono nell’organizzazione le altre associazioni
del territorio 
e i residenti locali
Spesso, nelle attività quotidiane del cittadino
e nelle attività culturali e di volontariato, si utilizzano metodi
esclusivi e familistici come avviene
nelle aziende e nella partitocrazia.
 NO
_________
5. Coinvol-gimento
delle altre associazioni

e dei residenti
_________
 
_____________________________________________
PER UN’INCLUSIONE DEI RIONI E DEL TERRITORIO
Valorizzare le iniziative che coinvolgono diffusamente
i rioni della città e/o il territorio

Quando l’iniziativa è realizzata, in modo decentrato,
fuori dai luoghi istituzionali, coinvolgendo i luoghi, eventualmente
all’aperto, dei rioni, in particolare quelli meno frequentati,
consente un cambiamento che può rimuovere lo squilibrio sociale
e urbanistico della città.
NO 
_________
6. Coinvol-
gimento
dei rioni
e/o del
territorio

_________
 
_____________________________________________
PER UN’AUTODETERMINAZIONE
E UNA COESIONE TERRITORIALE
Valorizzare le iniziative ideate da soggetti locali senza aderire
a iniziative promosse a livello sovraterritoriale

Quando l’iniziativa non è calata dall’alto, ma realizzata
esperienzialmente da soggetti locali, diventa opportunità
per una coesione territoriale e per un esercizio
a una cittadinanza non delegata in ogni aspetto collettivo.
  _________
7. Senza
aderire

a iniziative
nazionali
_________
 
_____________________________________________
PER CONTRASTARE LA DELEGA,
IL VERTICISMO E L’ESCLUSIONE
Valorizzare le iniziative che, non prevedendo l’assegnazione
di premi e riconoscimenti, non proiettano un approccio
competitivo ed esclusivo dell’impegno e della cultura

Quando, all’interno di un’iniziativa, vengono assegnati premi
e riconoscimenti, è opportuno che questi almeno valorizzino
persone non note e/o del territorio.
Assegnando riconoscimenti a persone note, l’iniziativa tende
a dare visibilità a se stessa.
  _________
8. Senza
premi
e selezioni
_________
 
_____________________________________________
PER UNA CITTADINANZA INCLUSIVA
DELLE SPECIFICITA’ E NON FAMILISTICA
Considerare le iniziative per i contenuti
che possono 
intrecciarsi con il nostro personale
percorso e non 
per il rapporto di amicizia/seduzione
o di inimicizia/intolleranza

che intratteniamo con chi li organizza 
Spesso, siamo abituati ad approcciare gli eventi culturali
con metodo familistico: li evitiamo per pregiudizio negativo
(esclusione) o li frequentiamo per amicizia o simpatia (familismo).
_________
9. Considerare
i contenuti
e non gli organizzatori
_________
_____________________________________________
PER UNA COMUNICAZIONE NON FAMILISTICA
E INDIPENDENTE DALLE MULTINAZIONALI DEL WEB
Valorizzare le iniziative divulgate prevalentemente
tramite strumenti indipendenti da quei social network
che agevolano il familismo nelle relazioni
Spesso, nell’ansia di divulgare l’evento, usiamo strumenti fondati
sul familismo e l’omologazione, come i social network basati sulle
cerchie di amicizie e non sui percorsi progettuali e territoriali.
_________
10. Comunicazione
indipendente dai social
_________
_____________________________________________
PER UNA COESIONE SOCIALE
E UN’INCLUSIONE DELLE SPECIFICITA’
Valorizzare le iniziative che prevedono dibattiti in cui
ogni relatore impegni il tavolo del convegno solo nel momento
del proprio intervento

Ogni relatore dovrebbe essere un membro della platea prestato,
temporaneamente e per una sua specificità, alla funzione
di consulente di una comunità in cui ognuno è consulente degli altri.
Quando possibile, è opportuno che i partecipanti al dibattito
siano disposti in cerchio.
  _________
11. Senza
tavolo
dei relatori
_________
 
_____________________________________________
PER UN’INCLUSIONE DELLE SPECIFICITA’
Valorizzare le iniziative che, nel comunicare
i nomi delle persone coinvolte, utilizzano
solo eventuali qualifiche pertinenti con l’iniziativa.

Ogni relatore dovrebbe essere impegnato nell’iniziativa
per portare la sua personale specificità acquisita
nel concreto, a prescindere dai titoli.
_________
12. Senza comunicare
titoli di studio
non pertinenti
_________
_____________________________________________
PER UNA PROMOZIONE
DELLE SPECIFICITA’ DEI CITTADINI
Valorizzare iniziative (convegni, dibattiti, ecc.)
dove 
prendono parte prevalentemente
le competenze tecniche e di fatto

e non i personaggi politici e istituzionali
Spesso il convegno perde di vista il suo contenuto e diventa
luogo di presenzialismo. Le autorità politiche e istituzionali
hanno comunque la possibilità di vedersi pubblicati
i propri comunicati sui media.
_________
13. Senza personaggi 
istituzionali
_________
_____________________________________________
PER UNA CITTADINANZA ARTISTICA NON DELEGATA
E UNA BIODIVERSITA’ CULTURALE
Valorizzare le iniziative che prevedono,
come protagonisti, 
personaggi e artisti
non mediaticamente noti
Le iniziative locali hanno senso se danno visibilità
a personaggi e/o artisti che non sono già agevolati
dai media nazionali.
_________
14. Senza personaggi
e/o artisti

massmediatici
_________
_____________________________________________
PER UNA CITTADINANZA ECONOMICA NON DELEGATA
Valorizzare le iniziative che utilizzano monete locali
per incentivare un’economia condivisa, una coesione
sociale e una resistenza economica territoriale
Ogni gesto economico può essere portatore di giustizia
sociale, redistribuzione dei redditi e inclusione del vicino.
_________
15. Con
moneta locale
_________
_____________________________________________
PER UN’INCLUSIONE SOCIALE
Valorizzare, anche a teatro e ai concerti, le iniziative
in cui non siano previsti posti privilegiati
e biglietti omaggio per le autorità
Per valutare realmente la portata di un evento culturale,
gli esponenti politici ed istituzionali devono misurarsi

con esso, in veste di cittadini comuni.
Nei luoghi dell’arte, siti dell’emancipazione e della giustizia,
non dovrebbero esistere discriminazioni.
_________
16. Senza
spazi e posti
a sedere
privilegiati
_________
_____________________________________________
PER UN MODELLO DI SVILUPPO DI PICCOLA SCALA
E PER REDDITI CHE RESTANO SUL TERRITORIO
Valorizzare le iniziative realizzate senza quegli
ingenti capitali che portano i profitti via dai territori
e che promuovono quel modello di sviluppo che,
basato sui sistemi di scala, è la causa dell’attuale
disagio economico e sociale

Per un modello di sviluppo che includa i piccoli operatori
locali e che incentivi un’economia di piccola scala che

produce economia territoriale.
_________
17. Senza
ingenti
investimenti
_________
_____________________________________________
PER UN’AUTODETERMINAZIONE DEL TERRITORIO
Valorizzare le iniziative che, evitando, come sponsor,
aziende estranee al territorio, non rischiano
di veicolare condizionamenti a danno
delle popolazioni locali

Queste iniziative, in quanto di visibilità pubblica, devono essere
autonome dalla aziende che potrebbero condizionare le attività
di autodeterminazione e di coesione della popolazione locale.  
_________
18. Senza
sponsor
sovraterritoriali

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_____________________________________________
PER UNA CULTURA MATERIALE RESPONSABILE
E UN’ECONOMIA CONDIVISA
Valorizzare le iniziative culturali che promuovono
i prodotti del territorio o etici, quando prevedono
la somministrazione di cibo o in quanto ospitate
in esercizi commerciali che abitualmente
somministrano cibo del territorio

Processo culturale è quello che, a prescindere dal tema affrontato,
dovrebbe comunque essere capace, nel metodo, di agevolare
identità territoriale, redistribuzione del reddito, tutela ambientale.
_________
19. Cibo responsabile
_________
_____________________________________________
PER UN RESPONSABILE USO
DELLE RISORSE NATURALI
Evitare le iniziative culturali che prevedendo,
anche accessoriamente, sommistrazione di cibo
e bevande, 
utilizzano stoviglie monouso
non biodegradabili

Queste iniziative, in quanto di visibilità pubblica, devono essere
più responsabili dei singoli cittadini riguardo all’uso di stoviglie:
in caso di monouso, si utilizzino almeno quelle biodegradabili.
_____________________________________________
_________
20. Stoviglie
ecosostenibili
_________

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