Sichinenz [Second Hand]. Sabato 3 gennaio 2015, La casa di Schiele. Coerenze:17/20
Sabato 3 gennaio 2014, dalle ore 18.00, presso la casa di Schiele di Benevento, si svolgerà Sichinenz [Second hand].
Sichinenz, è un antico termine dialettale “robb’ e sichinenz” la cui etimologia viene dall’inglese “second hand” , di seconda mano, con cui si definivano le cose di poco valore.
Questo il titolo del video progetto di Davide Pannullo, giovane regista beneventano, girato a Guardia Sanframondi nello studio dell’artista Vito Pace.
Durante la serata le opere di Vito Pace saranno esposte all’interno della galleria per supportare finanziariamente il progetto internazionale, tra Cuba, Germania e Italia, “Experiment socialism” di Davide Pannullo e Jana Kasdorf .
I due registi spiegano cos’è il loro progetto.
Davide Pannullo: ”Non si tratta di salsa, rum, sigari o vecchie auto! Cuba vuole rilanciare l’economia in difficoltà del paese senza abolire il socialismo. In questo senso i cubani devono sostenere attivamente il loro paese. Il nostro documentario racconta le possibilità e anche le difficoltà dell’applicazione delle nuove riforme. Esse significano un cambiamento radicale dello stile di vita del popolo cubano e quindi un cambimento nel loro modo di vedere il proprio futuro e quello del loro paese. Il nostro obiettivo: con questo documentario si vuole offrire una serata di cinema emozionante che immerga il pubblico in un mondo al di là della cultura occidentale. Cuba, un paese che manca di molte cose, un paese in cui i maestri dell’improvvisazione, pieni di vitalità, si trovano di fronte alla sfida di costruire un socialismo del futuro. ”
It is not about salsa, rum, cigars or old cars! Cuba wants to reflate the ailing economy of the country without abolishing socialism. Thereby the cubans shall actively support their country. Our documentation reports on the possibilities and also difficulties of new reforms, whether they mean a change in peoples everyday life and how the cubans see their own future and the one of their country.
A country isolated from the outside world. A conflict between young and old. An underused economy. Impecuniousness of a population in everyday life, but a conviction to look on the bright side and a vitality and ease which the outside world can only marvel at.”
“Un paese isolato dal mondo di fuori. Un conflitto tra giovani e vecchi. Una economia sottosviluppata. La porverta’ della vita diaria. Ma con la convinzione di essere dalla parte giusta e con una vitalita’ che, al resto del mondo, puo’ solo destare meraviglia.”
My name is Jana Käsdorf from Berlin, Germany and I´m working as a cinematographer for movie, television and industry productions. In January 2015 I start my new film project.
Toghether with Davide Pannullo the shooting of documentary “Experiment Sozialismus” begins in Cuba.
Il mio nome e’ Jana Kasdorf e vengo da Berlino. Lavoro come direttore della fotografia per la TV e il cinema.
Nel Gennaio del 2015 inizio un mio nuovo progetto filmico.
Insieme a Davide Pannullo gireremo un documentario a Cuba dal titolo “Experiment Socialism”.
No, this film is not about salsa, rum, cigars or old cars!
No, questo non e’ un film sulla salsa, il rum, i sigari o le vecchie auto!
Cuba wants to reflate the ailing economy of the country without abolishing socialism. Thereby the cubans shall actively support their country. Our documentary reports on the possibilities and also difficulties of new reforms, whether they mean a change in people’s everyday life and how the cubans see their own future and the one of their country. Through new reforms Cuba has a real chance for restructuring forward-looking political and economical issues. Is there a chance to make things better, a chance to become an ideal example in the world? With this documentary I want to encourage the examination of political themes of current events in Europe and convey knowledge on present political issues. Our ducumentary should be opened to an international audience through festival, cinema and DVD distribution.
Cuba sta riflettendo sulla depressione economica del proprio paese senza pensare di abbattere il socialismo. Per questa ragione i cubani devono lavorare molto su cosa diventera’ il paese. Il nostro documentario vuole raccontare le possibilita’ e le difficolta’ di attuare nuove riforme, se esse significano cambiare lo stile di vita delle persone e mettere in discussioni il modo in cui I cubani vedono se stessi ed il futuro del proprio paese.
Attraverso le nuove riforme Cuba ha la possibilita’ di risolvere determinati problemi politici ed economici del paese. C’e’ una possibilita’ di cambiare le cose e di far diventare Cuba un esempio per il resto del mondo? Con questo documentario voglio incoraggiare l’esame di questi temi politici in Europa e sensibilizzare le persone sui problemi della politica attuale. Il nostro documentario dovrebbe essere aperto ad un pubblico internazionale attraverso festival, cinema e distribuzione DVD.
Per sostenere il progetto si possono acquistare i lavori in mostra di Vito Pace oppure contribuire con una donazione al sito:
https://www.indiegogo.com/
Durante la serata sara’ offerto un aperitivo sponsorizzato da: Ristorante Meridiana di Guardia Sanframondi e Pasticceria Bianchini.
—
SEGUONO I METODI RESPONSABILI CON CUI ART’EMPORI HA VAGLIATO L’EVENTO
Chi è interessato può comunicarci eventuali modifiche da apportare alla seguente ipotesi.
PoeCivismo. Metodi responsabili per la fruizione di iniziative socio-culturali Questi Metodi agevolano PRATICHE capaci di inclusione e cittadinanza non delegata. Ogni iniziativa, infatti, a prescindere dall’encomiabile tema trattato, IN TERMINI DI LINGUAGGIO ESPERIENZIALE, paradossalmente rischia di realizzare STILI DI AZIONE CULTURALE che, dialogando con gli STILI DI VITA del fruitore, utilizzano un metodo escludente e delegato che è incoerente con qualsiasi processo culturale che voglia creare reale consapevolezza e capacità di azione partecipata dal cittadino. . Non conta l’eccellenza di un’opera, di una teoria o di un evento, ma cosa ne fa il fruitore, portandola in prima persona nel mondo. . Ogni fruitore, nell’approcciarsi esperienzialmente all’evento, può considerare i criteri che ritiene utili e può anche creare altri criteri adatti al proprio percorso. Considerare le iniziative per la capacità di cambiamento (AZIONE ETICA) e non per la piacevolezza emozionale (FRUIZIONE ESTETICA DELLE EMOZIONI) che può renderci passivi perpetuatori del malessere collettivo Spesso, siamo abituati ad approcciare gli eventi culturali per l’attitudine emozionale (estetica) ereditata che impedisce l’azione in prima persona e quindi il cambiamento. |
Sichinenz [Second Hand]. Sabato 3 gennaio 2015, La casa di Schiele. | ||
17/20 | TOTALE COERENZE rilevate con i Metodi responsabili ________ |
||
_____________________________________________ PER UNA RESISTENZA ECONOMICA TERRITORIALE E UNA REDISTRIBUZIONE DEI REDDITI Valorizzare le iniziative culturali che, a prescindere dal tema, promuovono anche l’attitudine a contrastare la crisi economica che colpisce il cittadino medio e i territori Ogni iniziativa dovrebbe considerare il bisogno di giustizia sociale di questa epoca in cui i redditi si stanno spostando dal cittadino medio ai milionari. _____________________________________________ |
|
_________ 1. Tutela economica del cittadino e del territorio _________ |
|
PER UN’IDENTITA’ TERRITORIALE E UNA COESIONE SOCIALE Valorizzare le iniziative culturali che, a prescindere dal tema, promuovono anche l’identità del territorio e la coesione sociale che ne deriverebbe Queste iniziative, in quanto di visibilità pubblica, dovrebbero considerare la vocazione territoriale e le specificità del luogo da tutelare come opportunità di identità e di reddito. _____________________________________________ |
_________ 2. Tutela identitaria del territorio _________ |
||
PER UNA RESPONSABILITA’ SOCIALE CORTA E NON DELEGATA Valorizzare le iniziative realizzate da associazioni locali o dai residenti, senza la partecipazione e i fondi degli enti pubblici Quando l’iniziativa non è calata dall’alto ma realizzata in prima persona dai residenti diventa opportunità per una coesione territoriale e una cittadinanza non delegata in tutti gli aspetti della vita collettiva. Se l’iniziativa è realizzata senza i fondi pubblici contiene meno costi occulti: non pesa sulla collettività; non partecipa a un modello di sviluppo assistenzialista e delegato; non si agevola il clientelismo politico; non è complice dei costi pubblici che, gravando sull’economia reale, causano la crisi economica a danno dei cittadini e dei territori. |
|
_________ 3. Senza enti pubblici _________ |
|
_____________________________________________ PER UN’INCLUSIONE DEI LUOGHI CHE ANIMANO IL TERRITORIO Valorizzare le iniziative che, realizzate presso le sedi di associazioni e di aziende indipendenti, evitando i non luoghi delle sedi istituzionali, si contaminano dei progetti e delle persone del territorio Quando l’iniziativa è realizzata in sedi istituzionali, oltre a gravare sulla collettività, rischia di proporsi unilateralmente in quanto non si contamina delle persone e dei progetti che animano il luogo ospitante. |
|
_________ 4. Presso sedi non istituzionali _________ |
|
_____________________________________________ PER UN’ATTITUDINE ALL’INCLUSIONE E PER DISINCENTIVARE IL FAMILISMO Valorizzare le iniziative che, promosse da un’associazione, coinvolgono nella progettazione le altre associazioni indipendenti del territorio e i residenti locali Spesso, nelle attività quotidiane del cittadino e nelle attività culturali e di volontariato, si utilizzano metodi esclusivi e familistici come avviene nelle aziende e nella partitocrazia. |
no | _________ 5. Coinvolgimento delle associazioni indipendenti e dei residenti _________ |
|
_____________________________________________ PER UN’INCLUSIONE DEI RIONI E DEL TERRITORIO Valorizzare le iniziative che coinvolgono diffusamente i rioni della città e/o il territorio Quando l’iniziativa è realizzata, in modo decentrato, fuori dai luoghi istituzionali, coinvolgendo i luoghi, eventualmente all’aperto, dei rioni, in particolare quelli meno frequentati, consente un’attitudine all’inclusione e un cambiamento che può rimuovere lo squilibrio sociale e urbanistico della città. |
_________ 6. Coinvol- gimento dei rioni e/o del territorio _________ |
||
_____________________________________________ PER UN’AUTODETERMINAZIONE E UNA COESIONE TERRITORIALE Valorizzare le iniziative ideate da soggetti locali senza aderire a iniziative promosse a livello sovraterritoriale Quando l’iniziativa non è calata dall’alto, ma realizzata esperienzialmente da soggetti locali, diventa opportunità per una coesione territoriale e per un esercizio a una cittadinanza non delegata in ogni aspetto collettivo. |
_________ 7. Senza aderire a iniziative nazionali _________ |
||
_____________________________________________ PER CONTRASTARE LA DELEGA, IL VERTICISMO E L’ESCLUSIONE Valorizzare le iniziative che, non prevedendo l’assegnazione di premi e riconoscimenti, non proiettano un approccio competitivo ed esclusivo dell’impegno e della cultura Quando, all’interno di un’iniziativa, vengono assegnati premi e riconoscimenti, è opportuno che questi almeno valorizzino persone non note e/o del territorio. Assegnando riconoscimenti a persone note, l’iniziativa tende a dare visibilità a se stessa. |
_________ 8. Senza premi e selezioni _________ |
||
_____________________________________________ PER UNA CITTADINANZA ESPERIENZIALE E NON DELEGATA Valorizzare le iniziative per la capacità di rendere i fruitori coautori dell’iniziativa e quindi coautori del mondo, abbattendo la barriera tra attori e spettatori. Spesso, i fruitori partecipano agli eventi in modo passivo senza quella fruizione esperienziale che agevola nell’individuo la cittadinanza non delegata, la coesione sociale e la felicità diffusa. |
no | _________ 9. Con partecipazione esperienziale dei fruitori _________ |
|
_____________________________________________ PER UNA COMUNICAZIONE NON FAMILISTICA E INDIPENDENTE DALLE MULTINAZIONALI DEL WEB Valorizzare le iniziative divulgate prevalentemente tramite strumenti indipendenti da quei social network che agevolano il familismo nelle relazioni Spesso, nell’ansia di divulgare l’evento, usiamo strumenti fondati sul familismo e l’omologazione, come i social network basati sulle cerchie di amicizie e non sui percorsi progettuali e territoriali. |
_________ 10. Comunicazione indipendente dai social _________ |
||
_____________________________________________ PER UNA COESIONE SOCIALE E UN’INCLUSIONE DELLE SPECIFICITA’ Valorizzare le iniziative che prevedono dibattiti in cui ogni relatore impegni il tavolo del convegno solo nel momento del proprio intervento Ogni relatore dovrebbe essere un membro della platea prestato, temporaneamente e per una sua specificità, alla funzione di consulente di una comunità in cui ognuno è consulente degli altri. Quando possibile, è opportuno che i partecipanti al dibattito siano disposti in cerchio. |
_________ 11. Senza tavolo dei relatori _________ |
||
_____________________________________________ PER UN’INCLUSIONE DELLE SPECIFICITA’ Valorizzare le iniziative che, nel comunicare i nomi delle persone coinvolte, utilizzano solo eventuali qualifiche pertinenti con l’iniziativa. Ogni relatore dovrebbe essere impegnato nell’iniziativa per portare la sua personale specificità acquisita nel concreto, a prescindere dai titoli. |
_________ 12. Senza comunicare titoli di studio non pertinenti _________ |
||
_____________________________________________ PER UNA PROMOZIONE DELLE SPECIFICITA’ DEI CITTADINI Valorizzare iniziative (convegni, dibattiti, ecc.) dove prendono parte prevalentemente le competenze tecniche e di fatto e non i personaggi politici e istituzionali Spesso il convegno perde di vista il suo contenuto e diventa luogo di presenzialismo. Le autorità politiche e istituzionali hanno comunque la possibilità di vedersi pubblicati i propri comunicati sui media. |
_________ 13. Senza personaggi istituzionali _________ |
||
_____________________________________________ PER UNA CITTADINANZA ARTISTICA NON DELEGATA E UNA BIODIVERSITA’ CULTURALE Valorizzare le iniziative che prevedono, come protagonisti, personaggi e artisti non mediaticamente noti Le iniziative locali hanno senso se danno visibilità a personaggi e/o artisti che non sono già agevolati dai media nazionali. |
_________ 14. Senza personaggi e/o artisti massmediatici _________ |
||
_____________________________________________ PER UNA CITTADINANZA ECONOMICA NON DELEGATA Valorizzare le iniziative che utilizzano monete locali per incentivare un’economia condivisa, una coesione sociale e una resistenza economica territoriale Ogni gesto economico può essere portatore di giustizia sociale, redistribuzione dei redditi e inclusione del vicino. |
no | _________ 15. Con moneta locale _________ |
|
_____________________________________________ PER UN’INCLUSIONE SOCIALE Valorizzare, anche a teatro e ai concerti, le iniziative in cui non siano previsti posti privilegiati e biglietti omaggio per le autorità Per valutare realmente la portata di un evento culturale, gli esponenti politici ed istituzionali devono misurarsi con esso, in veste di cittadini comuni. Nei luoghi dell’arte, siti dell’emancipazione e della giustizia, non dovrebbero esistere discriminazioni. |
_________ 16. Senza spazi e posti a sedere privilegiati _________ |
||
_____________________________________________ PER UN MODELLO DI SVILUPPO DI PICCOLA SCALA E PER REDDITI CHE RESTANO SUL TERRITORIO Valorizzare le iniziative realizzate senza quegli ingenti capitali che portano i profitti via dai territori e che promuovono quel modello di sviluppo che, basato sui sistemi di scala, è la causa dell’attuale disagio economico e sociale Per un modello di sviluppo che includa i piccoli operatori locali e che incentivi un’economia di piccola scala che produce economia territoriale. |
_________ 17. Senza ingenti investimenti _________ |
||
_____________________________________________ PER UN’AUTODETERMINAZIONE DEL TERRITORIO Valorizzare le iniziative che, evitando, come sponsor, aziende estranee al territorio o promotrici di economia insostenibile, non rischiano di veicolare condizionamenti a danno delle popolazioni locali Queste iniziative, in quanto di visibilità pubblica, devono essere autonome dalla aziende che potrebbero condizionare le attività di autodeterminazione e di coesione della popolazione locale. |
_________ 18. Senza sponsor sovraterritoriali _________ |
||
_____________________________________________ PER UNA CULTURA MATERIALE RESPONSABILE E UN’ECONOMIA CONDIVISA Valorizzare le iniziative culturali che promuovono i prodotti del territorio o etici, quando prevedono la somministrazione di cibo o in quanto ospitate in esercizi commerciali che abitualmente somministrano cibo del territorio Processo culturale è quello che, a prescindere dal tema affrontato, dovrebbe comunque essere capace, nel metodo, di agevolare identità territoriale, redistribuzione del reddito, tutela ambientale. |
_________ 19. Cibo responsabile _________ |
||
_____________________________________________ PER UN RESPONSABILE USO DELLE RISORSE NATURALI Evitare le iniziative culturali che prevedendo, anche accessoriamente, sommistrazione di cibo e bevande, utilizzano stoviglie monouso non biodegradabili Queste iniziative, in quanto di visibilità pubblica, devono essere più responsabili dei singoli cittadini riguardo all’uso di stoviglie: in caso di monouso, si utilizzino almeno quelle biodegradabili. _____________________________________________ |
_________ 20. Stoviglie ecosostenibili _________ |