Lana in fabula: riflessioni pedagogiche e foto
[di Mariapaola Bianchini] Il mese di febbraio 2015 alla libreria Masone, si è concluso con un evento tutto per bambini, il primo di una lunga serie futura.
“LANA IN FABULA” è il titolo dell’esperienza organizzata e condotta da me (Mariapaola Bianchini, psicologa dell’età evolutiva e membra attiva di art empori) e Ilaria Fragnito, artigiana della lana (Lailanahttps://www.facebook.com/lailanahandmade?fref=ts ).
Obiettivo dell’evento, replicabile su richiesta, era sensibilizzare sulla riscoperta e valutazione del lavoro manuale nei bambini. In questo caso il lavoro manuale riguardava la lana, grazie all’esperienza di Ilaria in questo settore. Attraverso la sua guida i bambini hanno realizzato delle pecorelle di lana che poi hanno portato con sè come ricordo dell’esperienza vissuta. Seppure piccoli (età prescolare) sono riusciti a costruire personalmente un oggetto, maturando una piena consapevolezza della sua essenza: passaggi tecnico-manuali per realizzarli e conoscenza della lana, dall’origine (pecore ed altri animali, tosatura, trasformazione in fili, colorazione) alla sua esplorazione sensoriale (attenzione focalizzata su forma, colore, morbidezza e sostanza).
Ho cercato di curare il contenimento emotivo dell’esperienza, accompagnando i bambini ad una reciproca conoscenza. In età prescolare esperienze di questo tipo sono rese più difficili dalle ansie naturali dei bambini (cambiamento di contesto, allontanamento dalle figure di accudimento, interazione con bimbi sconosciuti, esperienza nuove) ma vala la pensa insistere e lavorare in questa direzione. I bambini ancora lattanti già sanno usare il touch screen e tutte le nuove tecnologie (si parla infatti di generazione touch), con le enormi potenzialità che questo comporta ma anche con i rischi presenti, soprattutto se non si pongono limiti e non si cercano bilanciamenti (come i lavori creativi e manuali: disegni, manipolazione carta, legno ecc.) Se in età prescolare l’attenzione e la partecipazione sono funzionali ad apprendimenti più consapevoli, allora è giusto cominciare da qui. Con bimbi di questa età funzionano la consapevolezza sensoriale e la fantasia; motivo per cui nel nostro laboratorio fili colorati e morbidi sono serviti a creare oggetti con cui inventare storie e divertirsi con poco. Il laboratorio è durato circa un’ora considerando i tempi di attenzioni, ma è bastata loro per portarsi a casa la piacevolezza del lavoro manuale. Una bimba piccola era attratta dalla mia collana ma a fine esperienza l’ho guidata a capire la differenza valoriale tra un oggetto acquistato attraverso il denaro ed uno guadagnato attraverso gli sforzi personale. La pecorella allora è apparsa più bella per quello è, il risultato di uno sforzo.
Speriamo di riproporre tutto ciò ad altri bimbi, anche più grandi. L’artigianato va riscoperto e riportato al centro. Le nostre nonne e le nostre zie hanno provato, tempo fa, a spiegarci che la manualità a servizio della creatività è importante quanto la cultura e che anzi, se vissuta con consapevolezza è di per sè cultura. Noi, però, non abbiamo ascoltato, non abbiamo capito, e abbiamo praticato altre vie. Adesso è il momento di riprendere questi insegnamenti con le consapevolezze e conoscenze di oggi (risultati dei nostri percorsi), con i linguaggi e i saperi di oggi (Internet e tecnologia) e bilanciare tutto insegnando, sensibilizzando, tracciando vie alternative.
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Le foto dell’articolo sono state scattate da Art’Empori durante la serata del 5 gennaio 2015.
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