Una vita da artista di borgo. Vito Pace con Pietre Vive lontano dai circuiti metropolitani.
Un nuovo abitare il mondo, affrancandosi dallo star system dell'arte.
[di Nina Iadanza] Sono andata a Guardia Sanframondi (BN), perché mi aveva chiesto di fargliela lì l’intervista, mentre mangiavamo qualcosa insieme o anche passeggiando per il paese. É in partenza per l’Inghilterra, c’era rimasto solo qualche giorno stretto stretto, poi sarebbe passato molto altro tempo prima di farci un’altra chiacchierata. Bisogna prenderlo al volo, altrimenti diventa inafferrabile Vito Pace.
Artista da una vita e vita d’artista, difficile definirlo in un movimento, in una categoria classica di giudizio, Vito nel suo continuo fluire si sottrae ad ogni definizione, ammesso che si possa definire facilmente un artista. Pugliese di nascita, da qualche anno si è trasferito a Guardia dove attualmente vive e lavora, come scelta di vita artistica, una scelta che è stessa espressione d’arte che testimonia per un nuovo abitare il mondo, affrancandosi dallo star system dell’arte e dal modello delle aree metropolitane. Ogni tanto, parte per l’Inghilterra dove trascorre brevi periodi per svolgere lavori che gli consentono una relativa indipendenza economica: carmina non dant panem.
Vito fa di tutto per rendersi autonomo e indipendente dal mercato dell’arte, svolge i mestieri più disparati pur di potersi permettere un tempo libero da dedicare completamente ai suoi quadri. Anche oggi sta sistemando il giardino di una sua anziana amica e mi viene incontro con gli abiti da lavoro, tutto impiastricciato di terra ed erba. Fa molto artista green. Sorridente e affabile come sempre, finisce per un attimo di sistemare una siepe, mi accoglie nello spazio adiacente allo studio di Pietre Vive e si concede un meritato riposo condividendo con me un buon bicchiere di vino.
“Vito come ci stai a Guardia?”
Guardia mi è piaciuta da subito, mi sono sentito subito come a casa mia, le persone del posto sono ospitali, ci conosciamo tutti e ci chiamiamo per nome. È il posto adatto per trarre ispirazione dai luoghi, per avere nuovi stimoli, raccogliersi e creare.
Poi ci sono bei fermenti artistici nel centro storico e molti vi si sono trasferiti per viverci e lavorare.
“Ri-creare”, l’anno scorso, è stato un evento dirompente nel mondo dell’arte viva e diffusa.
Ha dato linfa vitale ai luoghi, ha aperto prospettive, creato rapporti, ha fatto nascere e circolare nuove idee.
“Il tuo nome è spesso legato a quello di Carmine Carlo Maffei e allo studio-galleria Pietre vive: quale significato ha per te ?”
Insieme a Carmine, ho lavorato per riportare in vita Pietre Vive, lo studio-galleria ricavato in una grotta naturale riscoperta e riportata in vita dopo secoli di oblio. Un’apertura nella roccia, un luogo avvolgente, mai freddo e sempre carico di una potente energia rafforzata dall’acqua che vi scorre a fianco.
L’intervento rientra in un disegno più ampio di recupero del centro storico del paese all’arte viva e diffusa, ad iniziative come quella dell’anno scorso di Ri-creare, insieme ad altri numerosi artisti.
La galleria-studio Pietre Vive è un spazio aperto a chiunque abbia desiderio di esprimersi, è una bottega dove anche si può imparare ancora qualcosa da chi ha più esperienza di noi e nella quale fruire d’ogni forma d’arte; la storia è lunga e tanto ci potrà ancora dare, perché le pietre ci raccontano sempre, basta saperle ascoltare.”
Ci raggiungono due suoi amici che si fermano a mangiare con noi, la porta è sempre aperte e c’è sempre qualcosa da rimediare o da preparare al momento: un piatto di pasta, pane e formaggio, molto semplicemente e senza alcuna pretesa.
Faccio per affacciarmi sull’uscio e vedo una signora anziana seduta davanti alla porta accanto. Sferruzza e mi guarda. É un’amica di Vito, lui le é molto affezionato, l’aiuta a fare dei piccoli lavori in casa e lei gli prepara ogni tanto qualcosa di speciale.
Mi dice che per lui é più importante l’affetto che nasce spontaneo fra le persone che tutto il resto.
La signora dal canto suo inizia a raccontarmi la storia di una ragazza considerata una janara nota in paese che scoperta nelle sue malefatte notturne venne trattenuta cn un morso affinché di giorno la si potesse distinguere dalle altre ragazze del paese e tenerla a distanza…
Decidiamo di farci una passeggiata per il paese, il pomeriggio é per niente afoso ed è piacevole andarsene per i vicoletti.
Si ricorda che ha promesso di passare a salutare una sua amica che gli ha chiesto un parere sui colori che deve usare per dipingere le pareti di casa sua. È affacciata al balcone, ci invita a salire. Ha la casa sottosopra per via dei lavori che sta facendo, ci fermiamo sul terrazzino da dove si vede una facciata del castello medievale. Lei è bella ed ospitale, chiacchieriamo, parla un po’ di sé e della sua vita in paese, ci offre da bere e poi ci fa vedere la sua collezione di scarpe di tutte le forme e colori.
Abbiamo ancora un po’ di tempo e riprendiamo la passeggiata e la conversazione.
“Cosa state pensando di fare per questo inizio d’estate a Pietre Vive?”
“Una doppia personale artistica con Carmine (Con il sole in fronte, sabato 20 giugno 2015), un modo come un altro di stare tutti insieme e festeggiare l’arrivo del nuovo solstizio di una estate che sarà sicuramente meravigliosa, non senza un buon bicchiere di vino e in compagnia di belle persone.
Non abbiamo un programma ben definito, nessun intervento in scaletta, perché amiamo il fluire degli eventi. Posso solo dirti che oltre alle opere in mostra e alle installazioni, oltre ai colori e alle forme della serata, ci sarà sicuramente buona musica dal vivo, buon cibo preparato in casa dagli amici e sicuramente tutta l’energia delle persone che verranno.
Del resto è il nostro modo di viverci quotidianamente Pietre vive: un luogo aperto e pronto a far nascere o anche ad accogliere fermenti e visioni fuori dai soliti circuiti convenzionali e sottratti a giudizi accademici.”
Decidiamo di andarci a bere un caffè, entriamo in un bar dove lo conoscono tutti, mi presenta una decina di persone, si salutano per nome e si scambiano abbracci. Beviamo il nostro caffè e ci salutiamo.
Ci vediamo sabato prossimo, “con il sole in fronte”, Vito.
—
Il link della mostra di Vito Pace e Carmine Carlo Maffei, “Con il sole in fronte”, sabato 20 giugno 2015, presso lo studio galleria “Pietre vive”, Guardia Sanframondi (BN) - https://www.facebook.com/events/112725922396467/
—
Per una visione ottimale della photo gallery, cliccare all’interno della foto in testa all’articolo e, poi (apertasi una nuova finestra), cliccare sulla destra di ogni foto (per andare avanti) o cliccare sulla sinistra della foto (per andare indietro). Per scorrere più velocemente, ruotare la rotella del mouse.
E’ sconsigliato cliccare sulle foto in miniatura che qui seguono.