“Apice Vecchia” rinata nei tratti di una Bic
È solo un quadro, dei tratti di penna Bic incisi su di una tela, ma hanno un senso di profondità tale da immergerti in un altro mondo.
Per tanti che hanno conosciuto la vivacità e la poesia dei vicoli di Apice Vecchia potrebbe essere un flashback nel tempo, così come lo è stato per me, che incantata davanti a quei quadri mi è sembrato di sentire gli odori di una volta, quasi il suono della tammorra che con il suo ritmo scandiva le notti delle feste apicesi, quando i vicoli del borgo Normanno del paese sannita erano vissuti e gremiti di gente e non certo somiglianti ad una città fantasma quale è divenuta ora.
Tutta questa magia l’ha creata Tonino Dionizio, artista eclettico, forse inconsapevole del potere emotivo delle sue opere, realizzate semplicemente con i soli tratti di una penna quotidianamente usata.
La sua maestria, i dettagli minuziosi, la modestia dello strumento, trasformano una tela in un ricordo che sembra parlarti, o quanto meno a me così è sembrato.
Tratti vivi e vividi, che danno forma e sembrano parlarti al cuore di un tempo che fu, tratti a volte curvi che nel loro movimento e nel loro pieno realismo riportano alla mente la malinconia di tempi allegri in cui grandi compagnie animavano le case e le strade di un luogo ormai interdetto, per sicurezza, al pubblico da diverso tempo.
Tonino Dionizio espone i suoi quadri nel Centro Sociale di Apice dal 8 al 17 agosto; la mostra è aperta al pubblico.