Banca Etica a Benevento. Intervista a Luca Porrazzo e Argemino Parente

Banca-Etica-banner[di Donato De Marco da Ottopagine] Il dominio delle banche, degli speculatori, degli istituti finanziari e di credito,  dimostra la predominanza della finanza nella vita economica del mondo.

Le nostre vite, i nostri governi e le politiche attuate vengono spesso determinate dalle scelte della finanza.

La Finanza Etica è, quindi, un vero e proprio approccio alternativo all’idea di finanza, senza però ripudiarne i meccanismi di base (come l’intermediazione, la raccolta, il prestito), ma riformulandone i valori di riferimento (la persona e non il capitale, l’idea e non il patrimonio, l’equa remunerazione dell’investimento e non la speculazione)”
[fonte: SAVE FOR GOOD, Guida per risparmiatori ].

E anche a Benevento c’è chi se ne occupa.

Speriamo che leggendo quanto segue qualcuno possa approfondire la tematica, e perché no, lasciare i circuiti bancari tradizionali.

Ecco l’intervista a Luca Porrazzo, responsabile sportello informativo “Git Sim” (Gruppo di iniziativa territoriale Sannio-Irpinia-Molise) di Benevento e ad Argemino Parente, dell’Ufficio Area Sud Banca Popolare Etica.

Cosa significa Finanza Etica?

La Finanza Etica ha, tra i suoi obiettivi principali, quello di uscire dall’ottica del perseguimento del solo profitto e, di conseguenza, di provare ad introdurre, nell’uso del denaro, altri parametri di riferimento, quali l’impatto sociale e ambientale causato dalle nostre azioni economiche. Una differenza notevole si evince soprattutto dall’analisi dei settori in cui la Finanza Etica decide di non investire:

  • produzione e commercializzazione di armi;
  • attività con evidente impatto negativo sull’ambiente;

  • utilizzo e sviluppo di fonti energetiche e di tecnologie rischiose per l’uomo e l’ambiente;

  • sfruttamento del lavoro minorile;

  • gioco d’azzardo.

La scelta di non finanziare la guerra, di escludere l’utilizzo di paradisi fiscali, di non realizzare operazioni speculative e di non entrare nel sistema bancario ombra dovrebbe essere da esempio per tutte le altre banche, quasi ad indicare un percorso da seguire. Crediamo che nel nostro sistema la Finanza Etica non dovrebbe essere l’eccezione, ma la regola.

Come nasce Banca Etica?

Banca Popolare Etica nasce in Italia nel 1999, con sede a Padova, dalla volontà di ventidue organizzazioni no profit di fondare una banca con un orientamento etico. Da allora, è riuscita a coinvolgere migliaia di cittadini ed imprese ad un uso responsabile del proprio denaro.

Qual’è la mission di Banca Etica?

La mission è chiarissima e contempla i seguenti obiettivi:

  • Responsabilità economica, sociale e ambientale;

  • Garantire il risparmiatore;

  • Rispetto delle persone e dell’ambiente;

  • Permettere l’accesso al credito ai soggetti dell’Economia sociale, non-profit e for-profit, valutando imprese, persone e progetti principalmente per la loro capacità di produrre valore sociale.

Per garantire tutto ciò, l’aspetto più importate è assicurare una grande trasparenza (sul sito è possibile controllare come sono impiegati i finanziamenti, a quali soggetti e a quali fini) e favorire una reale partecipazione (i soci sono tra l’altro chiamati a redigere una valutazione sociale del soggetto richiedente il finanziamento che accompagna la valutazione bancaria).

Come funziona Banca Etica?

Il funzionamento è similare a quello di una banca “classica”. Attualmente in Italia ci sono 17 filiali, più diversi promotori finanziari chiamati banchieri ambulanti presenti su tutto il territorio.

Qual è la differenza tra Banca Etica e la finanza da cui siamo stati catapultati nella crisi?

La principale differenza è che Banca Etica non fa speculazione con i risparmi dei cittadini, ma finanzia l’economia reale, ad oggi elargendo 85% delle proprie risorse (la media delle altre banche è il 40%). Rispetto alle banche tradizionali, il profitto diventa solo una parte degli obiettivi e viene incluso in un complesso più ampio di valori di riferimento, quali trasparenza, solidarietà e partecipazione. Dal sito www.bancaetica.it chiunque può avere una visione generale dei settori in cui la banca ha deciso di investire, che sono i seguenti:

  • Cooperazione sociale;

  • Cooperazione internazionale;

  • Cultura;

  • Tutela ambientale;

  • Agricoltura Biologica.

Perché scegliere Banca Etica?

L’attuale crisi economica, causata anche da un’attività speculativa di banche nazionali ed internazionali, dovrebbe spingere l’opinione pubblica verso una maggiore consapevolezza e informazione riguardo all’uso che gli Istituti finanziari fanno dei nostri, anche piccoli, risparmi: Diventa fondamentale sensibilizzare sempre più persone sui temi di una finanza etica che sia al servizio di tutti. Banca Etica, anno dopo anno, sta registrando un incremento del numero dei soci e del risparmio raccolto, chiaro segnale di come le persone sono sempre più attente in tutte le loro azioni quotidiane, anche quando si parla di economia e di banche.

Potete darci qualche numero su Banca Etica?

Il capitale sociale è ad oggi pari a € 46.193.000. I soci sono 37.079. La raccolta di risparmio è di € 868.407.000 e sono stati deliberati finanziamenti per € 773.286.000.

Ci sono linee di finanziamento per imprese, giovani, soggetti “non bancabili”?

Dal 2008 la Banca Popolare Etica ha stretto un’intesa operativa con la Cartitas Diocesana di Benevento per la concessione di microcrediti sociali a famiglie non bancabili. Si tratta di una misura importante di assistenza immediata a nuclei in difficoltà che devono fronteggiare spese improrogabili (come i libri scolastici, il trasloco verso una nuova abitazione, il pagamento di pigioni e canoni in una nuova abitazione da locare, spese mediche importanti, ecc.). Da allora oltre 50 famiglie sono state beneficiarie dell’intervento, con prestiti fino a 5.000,00 euro, restituiti ad un tasso di interesse agevolato.

Come funziona un conto corrente di Banca Etica?

Come un conto corrente normale. Grazie al sistema home banking si può aprire e utilizzare il proprio conto anche da casa. La presenza del “banchiere ambulante” facilita il contatto nel caso la filiale fosse lontana.

Che costi ha?

Con molta trasparenza i costi dei vari servizi offerti sono disponibili nei fogli informativi riportati sul sito.

Raccontateci come è strutturata e cosa fa Banca Etica a Benevento.

A Benevento siamo presenti grazie al GIT (Gruppo di Iniziativa Territoriale) SIM (Sannio, Irpinia, Molise) che ha la funzione di facilitare l’incontro fra tutti i soci della Banca, diffondere la cultura della Finanza Etica, cogliere le richieste, le esigenze e gli stimoli provenienti dal territorio.

Ogni GIT presente in Italia gestisce autonomamente un profilo del social network Zoes (zona equo sostenibile) per continuare, anche attraverso il web, la propria azione di relazione e informazione. Le pagine dei GIT sono raggruppate su www.git-bancaetica.it.

A Benevento abbiamo promosso varie iniziative: convegni, spettacolo teatrali ed uno sportello informativo sulla Finanza Etica aperto martedì, giovedì ed il sabato mattina dalle ore 10.30 alle ore 12.00 (è possibile concordare appuntamenti anche in altri giorni), presso il locale Caritas sito in Via Episcopio accanto alla Mensa.

Da Novembre abbiamo anche promosso l’iniziativa “I Caffè di Banca Etica”, incontri a cadenza mensile aperti alla cittadinanza, che vogliono essere un momento di riflessione in cui è possibile conoscere e approfondire forme di finanza alternativa. Durante tutti gli incontri offriamo caffè proveniente dal circuito del commercio equo e solidale da condividere con la maggiore convivialità possibile tra tutti i partecipanti.

Il 10 marzo 2014, presso il cinema San Marco di Benevento, alle ore 11.00 per le scuole della città e alle 19.00 per la cittadinanza (ingresso libero), promuoveremo la proiezione cinematografica del film “L’anima Attesa”, un cortometraggio dedicato a Don Tonino Bello. Sarà l’occasione per confrontarci sui temi della finanza speculativa e di una economica alternativa.

Per maggiori informazioni, Luca Porrazzo responsabile sportello informativo del Git (cell. 388 1011 088) o scrivere all’email: git.sim@bancaetica.org

Articolo originale dal blog “Eppur si muove” ospitato su Ottopagine e curato da Nicola Gagliarde e Donato De Marco:
http://eppursimuove.ottopagine.net/2014/02/14/banca-etica-a-benevento/

La foto in evidenza (prato irlandese) è di Nicola Rapuano (in mostra presso la libreria Masone di Benevento, dal 1° febbraio al 1° marzo 2014).

 

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