Giardini aperti. Galleria per un giorno, casa di Nina Iadanza. Domenica, 28 settembre, Cautano (BN). Coerenze:18/20
Giardini aperti è l’iniziativa che trasforma, per un giorno, in home gallery l’abitazione e il giardino di Nina Iadanza. L’appuntamento è domenica, 28 settembre 2014, dalle ore 19.00, a Cacciano-Cautano (Benevento).
Dalla provincia parte la delocalizzazione delle buone pratiche condivise con ”Giardini aperti”, un modo altro di stare insieme creativamente. È uno spazio privato che viene aperto per creare incontri diretti tra neoartisti e fruitori. Un incontro libero, senza intermediari, in un contesto privato, accogliente e originale, per discutere, creare, o semplicemente per prendersi una piacevole pausa con buon cibo fatto in casa e condiviso.
Sicuramente un modo nuovo di rendere più accessibile e meno elitaria ogni forma d’arte, perché l’arte ha una grande responsabilità e promuoverla attraverso incontri nelle case, in maniera semplice e umana, ne favorisce la comprensione e la condivisione.
L’idea è quella di fare bellezza, di creare armonia, trovare nuovi stimoli, traendo ispirazione dai luoghi ancora quasi intatti della provincia, dalle nostre case, fuori dai contesti convenzionali, oltre gli spazi istituzionali.
Gli artisti-ospiti lasciano il segno della loro presenza ,traendo ispirazione dal carattere, l’energia e dai segni distintivi dell’ambiente della home gallery di Nina, per creare o ricreare, nello stile di un riciclo della materia, dal vivo , in una dimensione comunicativa quotidiana e condivisa.
Installazioni, musica, fotografia, convivialità.
Artisti ospiti della serata:
- Mariapia Cutillo, contadina. Portatrice di una visione e di pratiche connesse al mondo quotidiano delle problematiche ambientali e sociali, Mariapia è presente con una sua installazione che utilizza materiali “poveri”, reperibili negli orti, lungo le strade, facili da trovare a km zero, insieme a frammenti di antichi utensili con una grazia tutta femminile.
Installazione dal vivo.
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- Maurizio Chiantone, artigiano del suono e progettista visivo, è presente con WWS, installazione che rimanda alle onde che propagano i suoni di terra.
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- Errico Baldini è presente con “LUMINOSA”, installazione “Site Specific”. Errico racconta la sua terra, ci “illumina”, attraverso segni , luoghi, immagini, che una volta interiorizzati trasforma in una sua personale poetica dello sguardo.
Storia di terra dunque, storie di un altro Sud , memoria collettiva che ci appartiene. Allora è possibile che le cime degli alberi disegnino un uccello in volo, che una roccia si trasformi in lupo, che un muro in disfacimento mostri un volto, che le nuvole abbiano forma..
Figure vive nelle cose, oggetti restituzioni di memoria, sintesi ed essenza.
Come buona pratica del fare condiviso, è gradito che ognuno dei partecipanti porti qualcosa da bere o da mangiare e, piccolo gesto simbolico, nel rispetto dell’ambiente, un coperto, così non si usa la plastica e non si inquina il mondo.
Le auto si possono parcheggiare nella piazzetta del mercato che dista 200 m ca dall’abitazione.
Ingresso gratuito. Prenotazione non necessaria. L’evento è aperto a tutti.
Domenica, 28 settembre 2014, dalle ore 19.00 a seguire, in via Saverio Zarrelli n 3/A, Cacciano-Cautano, Benevento - 333 8712 027
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Mariapia Cutillo, dopo gli studi filosofici, fonda la libreria Theoria a Telese, poi, attivista ambientalista e contadina, torna alla terra studiando l’orto sinergico e la permacultura. Esponente e produttrice del GAS Arcobaleno Benevento e mamma di Max, ospita, nella sua casa rurale, wwoofers da tutto il mondo (giovani e non che viaggiano alloggiando in fattorie in cambio di lavoro ma che scambiano anche entusiasmo, sogni, progetti e cultura con buone pratiche in casa e nell’orto di cui gli host che li ospitano dovrebbero essere generosi nello scambio).
Maurizio Chiantone, dopo gli studi superiori, inizia un percorso di performer in ambito multidisciplinare e sensoriale. Si diploma in Contrabbassista.
Corso Specialistico in Gestione di Produzione Cinematografica. Master di primo livello in Digital Writing .
Progetto di Formazione Professionale nel campo della Musica Jazz Contemporanea.
DirettoreArtistico del Festival Internazionale Suoni di Terra | Popoli, Ritmi e Danze .
Collabora con Audio Engineering Society, Inc. New York e Associazione Culturale Blu’s / progettazione, promozione e realizzazione di attività artistiche e culturali. Titolare di Blucode / Studio di Design, Multimedia e Comunicazione.
Errico Baldini, Islington (GB) 18/08/1963 Vive a Foglianise (BN). Fotografo, videomaker, performer. Partecipa a concorsi, mostre collettive e personali.
Ha frequentato a Napoli:
Laboratorio di “Fotografia Contemporanea”, con Augusto De Luca;
Laboratorio fotografico “Linea di Orizzonte”, con Mario Cresci;
Laboratorio “Zèro de Conduite di Cinema e Teatro”: realizzazione del video nella rappresentazione teatrale “I rifiuti, la Citta’ e la Morte” di R. W. Fassbinder;
Galleria Toledo: realizzazione del cortometraggio “O’Pallone”, vincitore del primo premio all’Anteprima Cinema Indipendente Festival di Bellaria.
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SEGUONO I METODI RESPONSABILI CON CUI ART’EMPORI HA VAGLIATO L’EVENTO
Chi è interessato può comunicarci eventuali modifiche da apportare alla seguente ipotesi.
PoeCivismo. Metodi responsabili per la fruizione di iniziative socio-culturali Questi Metodi agevolano PRATICHE capaci di inclusione e cittadinanza non delegata. Ogni iniziativa, infatti, a prescindere dall’encomiabile tema trattato, IN TERMINI DI LINGUAGGIO ESPERIENZIALE, paradossalmente rischia di realizzare STILI DI AZIONE CULTURALE che, dialogando con gli STILI DI VITA del fruitore, utilizzano un metodo escludente e delegato che è incoerente con qualsiasi processo culturale che voglia creare reale consapevolezza e capacità di azione partecipata dal cittadino. . Non conta l’eccellenza di un’opera, di una teoria o di un evento, ma cosa ne fa il fruitore, portandola in prima persona nel mondo. . Ogni fruitore, nell’approcciarsi esperienzialmente all’evento, può considerare i criteri che ritiene utili e può anche creare altri criteri adatti al proprio percorso.Considerare le iniziative per la capacità di cambiamento (AZIONE ETICA) e non per la piacevolezza emozionale (FRUIZIONE ESTETICA DELLE EMOZIONI) che può renderci passivi perpetuatori del malessere collettivo Spesso, siamo abituati ad approcciare gli eventi culturali per l’attitudine emozionale (estetica) ereditata che impedisce l’azione in prima persona e quindi il cambiamento. |
Giardini aperti. Galleria per un giorno, casa di Nina Iadanza. Domenica, 28 settembre, Cautano (BN). | ||
18/20 | TOTALE COERENZE rilevate con i Metodi responsabili ________ |
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_____________________________________________ PER UNA RESISTENZA ECONOMICA TERRITORIALE E UNA REDISTRIBUZIONE DEI REDDITI Valorizzare le iniziative culturali che, a prescindere dal tema, promuovono anche l’attitudine a contrastare la crisi economica che colpisce il cittadino medio e i territori Ogni iniziativa dovrebbe considerare il bisogno di giustizia sociale di questa epoca in cui i redditi si stanno spostando dal cittadino medio ai milionari. _____________________________________________ |
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_________ 1. Tutela economica del cittadino e del territorio _________ |
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PER UN’IDENTITA’ TERRITORIALE E UNA COESIONE SOCIALE Valorizzare le iniziative culturali che, a prescindere dal tema, promuovono anche l’identità del territorio e la coesione sociale che ne deriverebbe Queste iniziative, in quanto di visibilità pubblica, dovrebbero considerare la vocazione territoriale e le specificità del luogo da tutelare come opportunità di identità e di reddito. _____________________________________________ |
_________ 2. Tutela identitaria del territorio _________ |
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PER UNA RESPONSABILITA’ SOCIALE CORTA E NON DELEGATA Valorizzare le iniziative realizzate da associazioni locali o dai residenti, senza la partecipazione e i fondi degli enti pubblici Quando l’iniziativa non è calata dall’alto ma realizzata in prima persona dai residenti diventa opportunità per una coesione territoriale e una cittadinanza non delegata in tutti gli aspetti della vita collettiva. Se l’iniziativa è realizzata senza i fondi pubblici contiene meno costi occulti: non pesa sulla collettività; non partecipa a un modello di sviluppo assistenzialista e delegato; non si agevola il clientelismo politico; non è complice dei costi pubblici che, gravando sull’economia reale, causano la crisi economica a danno dei cittadini e dei territori. |
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_________ 3. Senza enti pubblici _________ |
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_____________________________________________ PER UN’INCLUSIONE DEI LUOGHI CHE ANIMANO IL TERRITORIO Valorizzare le iniziative che, realizzate presso le sedi di associazioni e di aziende indipendenti, evitando i non luoghi delle sedi istituzionali, si contaminano dei progetti e delle persone del territorio Quando l’iniziativa è realizzata in sedi istituzionali, oltre a gravare sulla collettività, rischia di proporsi unilateralmente in quanto non si contamina delle persone e dei progetti che animano il luogo ospitante. |
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_________ 4. Presso sedi non istituzionali _________ |
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_____________________________________________ PER UN’ATTITUDINE ALL’INCLUSIONE E PER DISINCENTIVARE IL FAMILISMO Valorizzare le iniziative che, promosse da un’associazione, coinvolgono nella progettazione le altre associazioni indipendenti del territorio e i residenti locali Spesso, nelle attività quotidiane del cittadino e nelle attività culturali e di volontariato, si utilizzano metodi esclusivi e familistici come avviene nelle aziende e nella partitocrazia. |
no | _________ 5. Coinvolgimento delle associazioni indipendenti e dei residenti _________ |
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_____________________________________________ PER UN’INCLUSIONE DEI RIONI E DEL TERRITORIO Valorizzare le iniziative che coinvolgono diffusamente i rioni della città e/o il territorio Quando l’iniziativa è realizzata, in modo decentrato, fuori dai luoghi istituzionali, coinvolgendo i luoghi, eventualmente all’aperto, dei rioni, in particolare quelli meno frequentati, consente un’attitudine all’inclusione e un cambiamento che può rimuovere lo squilibrio sociale e urbanistico della città. |
_________ 6. Coinvol- gimento dei rioni e/o del territorio _________ |
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_____________________________________________ PER UN’AUTODETERMINAZIONE E UNA COESIONE TERRITORIALE Valorizzare le iniziative ideate da soggetti locali senza aderire a iniziative promosse a livello sovraterritoriale Quando l’iniziativa non è calata dall’alto, ma realizzata esperienzialmente da soggetti locali, diventa opportunità per una coesione territoriale e per un esercizio a una cittadinanza non delegata in ogni aspetto collettivo. |
_________ 7. Senza aderire a iniziative nazionali _________ |
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_____________________________________________ PER CONTRASTARE LA DELEGA, IL VERTICISMO E L’ESCLUSIONE Valorizzare le iniziative che, non prevedendo l’assegnazione di premi e riconoscimenti, non proiettano un approccio competitivo ed esclusivo dell’impegno e della cultura Quando, all’interno di un’iniziativa, vengono assegnati premi e riconoscimenti, è opportuno che questi almeno valorizzino persone non note e/o del territorio. Assegnando riconoscimenti a persone note, l’iniziativa tende a dare visibilità a se stessa. |
_________ 8. Senza premi e selezioni _________ |
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_____________________________________________ PER UNA CITTADINANZA ESPERIENZIALE E NON DELEGATA Valorizzare le iniziative per la capacità di rendere i fruitori coautori dell’iniziativa e quindi coautori del mondo, abbattendo la barriera tra attori e spettatori. Spesso, i fruitori partecipano agli eventi in modo passivo senza quella fruizione esperienziale che agevola nell’individuo la cittadinanza non delegata, la coesione sociale e la felicità diffusa. |
_________ 9. Con partecipazione esperienziale dei fruitori _________ |
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_____________________________________________ PER UNA COMUNICAZIONE NON FAMILISTICA E INDIPENDENTE DALLE MULTINAZIONALI DEL WEB Valorizzare le iniziative divulgate prevalentemente tramite strumenti indipendenti da quei social network che agevolano il familismo nelle relazioni Spesso, nell’ansia di divulgare l’evento, usiamo strumenti fondati sul familismo e l’omologazione, come i social network basati sulle cerchie di amicizie e non sui percorsi progettuali e territoriali. |
_________ 10. Comunicazione indipendente dai social _________ |
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_____________________________________________ PER UNA COESIONE SOCIALE E UN’INCLUSIONE DELLE SPECIFICITA’ Valorizzare le iniziative che prevedono dibattiti in cui ogni relatore impegni il tavolo del convegno solo nel momento del proprio intervento Ogni relatore dovrebbe essere un membro della platea prestato, temporaneamente e per una sua specificità, alla funzione di consulente di una comunità in cui ognuno è consulente degli altri. Quando possibile, è opportuno che i partecipanti al dibattito siano disposti in cerchio. |
_________ 11. Senza tavolo dei relatori _________ |
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_____________________________________________ PER UN’INCLUSIONE DELLE SPECIFICITA’ Valorizzare le iniziative che, nel comunicare i nomi delle persone coinvolte, utilizzano solo eventuali qualifiche pertinenti con l’iniziativa. Ogni relatore dovrebbe essere impegnato nell’iniziativa per portare la sua personale specificità acquisita nel concreto, a prescindere dai titoli. |
_________ 12. Senza comunicare titoli di studio non pertinenti _________ |
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_____________________________________________ PER UNA PROMOZIONE DELLE SPECIFICITA’ DEI CITTADINI Valorizzare iniziative (convegni, dibattiti, ecc.) dove prendono parte prevalentemente le competenze tecniche e di fatto e non i personaggi politici e istituzionali Spesso il convegno perde di vista il suo contenuto e diventa luogo di presenzialismo. Le autorità politiche e istituzionali hanno comunque la possibilità di vedersi pubblicati i propri comunicati sui media. |
_________ 13. Senza personaggi istituzionali _________ |
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_____________________________________________ PER UNA CITTADINANZA ARTISTICA NON DELEGATA E UNA BIODIVERSITA’ CULTURALE Valorizzare le iniziative che prevedono, come protagonisti, personaggi e artisti non mediaticamente noti Le iniziative locali hanno senso se danno visibilità a personaggi e/o artisti che non sono già agevolati dai media nazionali. |
_________ 14. Senza personaggi e/o artisti massmediatici _________ |
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_____________________________________________ PER UNA CITTADINANZA ECONOMICA NON DELEGATA Valorizzare le iniziative che utilizzano monete locali per incentivare un’economia condivisa, una coesione sociale e una resistenza economica territoriale Ogni gesto economico può essere portatore di giustizia sociale, redistribuzione dei redditi e inclusione del vicino. |
no | _________ 15. Con moneta locale _________ |
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_____________________________________________ PER UN’INCLUSIONE SOCIALE Valorizzare, anche a teatro e ai concerti, le iniziative in cui non siano previsti posti privilegiati e biglietti omaggio per le autorità Per valutare realmente la portata di un evento culturale, gli esponenti politici ed istituzionali devono misurarsi con esso, in veste di cittadini comuni. Nei luoghi dell’arte, siti dell’emancipazione e della giustizia, non dovrebbero esistere discriminazioni. |
_________ 16. Senza spazi e posti a sedere privilegiati _________ |
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_____________________________________________ PER UN MODELLO DI SVILUPPO DI PICCOLA SCALA E PER REDDITI CHE RESTANO SUL TERRITORIO Valorizzare le iniziative realizzate senza quegli ingenti capitali che portano i profitti via dai territori e che promuovono quel modello di sviluppo che, basato sui sistemi di scala, è la causa dell’attuale disagio economico e sociale Per un modello di sviluppo che includa i piccoli operatori locali e che incentivi un’economia di piccola scala che produce economia territoriale. |
_________ 17. Senza ingenti investimenti _________ |
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_____________________________________________ PER UN’AUTODETERMINAZIONE DEL TERRITORIO Valorizzare le iniziative che, evitando, come sponsor, aziende estranee al territorio o promotrici di economia insostenibile, non rischiano di veicolare condizionamenti a danno delle popolazioni locali Queste iniziative, in quanto di visibilità pubblica, devono essere autonome dalla aziende che potrebbero condizionare le attività di autodeterminazione e di coesione della popolazione locale. |
_________ 18. Senza sponsor sovraterritoriali _________ |
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_____________________________________________ PER UNA CULTURA MATERIALE RESPONSABILE E UN’ECONOMIA CONDIVISA Valorizzare le iniziative culturali che promuovono i prodotti del territorio o etici, quando prevedono la somministrazione di cibo o in quanto ospitate in esercizi commerciali che abitualmente somministrano cibo del territorio Processo culturale è quello che, a prescindere dal tema affrontato, dovrebbe comunque essere capace, nel metodo, di agevolare identità territoriale, redistribuzione del reddito, tutela ambientale. |
_________ 19. Cibo responsabile _________ |
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_____________________________________________ PER UN RESPONSABILE USO DELLE RISORSE NATURALI Evitare le iniziative culturali che prevedendo, anche accessoriamente, sommistrazione di cibo e bevande, utilizzano stoviglie monouso non biodegradabili Queste iniziative, in quanto di visibilità pubblica, devono essere più responsabili dei singoli cittadini riguardo all’uso di stoviglie: in caso di monouso, si utilizzino almeno quelle biodegradabili. _____________________________________________ |
_________ 20. Stoviglie ecosostenibili _________ |
Ci saremo!