Il tuo sacro io – W.W. Dyer
“Per tutta la vita ho desiderato essere qualcuno,
ora sono finalmente qualcuno…
Ma non sono io.”
Da “Il tuo sacro io“, W.W. Dyer, TEA edizioni.
Con questo libro, l’autore, WayneWalter Dyer, ci aiuta ad entrare più a contatto con la parte profonda di noi stessi e a vivere il quotidiano con un senso di pace e benessere derivanti dalla realizzazione personale.
Sviluppare il sé più profondo ci spinge a comprendere qual è la nostra posizione nel mondo.
In modo chiaro e avvincente, ci viene proposto “un programma” articolato in quattro parti per stabilire un approccio alla vita orientato all’ascolto del sé profondo piuttosto che del nostro ego.
Attraverso spiegazioni ed esempi, ci viene mostrato con gradualità come riconoscere il sacro che è dentro di noi, in un percorso che ci porta dal senso di paura all’amore che è assenza di paura, dall’accettazione dell’apparenza al riconoscimento della grandezza della sostanza: voi siete sacri, avete una coscienza superiore, il sè sacro è più forte del vostro ego e potete irradiare questa consapevolezza, contagiando gli altri.
Questi intendimenti costituiscono le basi delle quattro parti in cui si articola il libro:
- prepararsi per il viaggio sacro;
- chiavi per l’accesso a una coscienza superiore;
- trascendere l’identità dell’ego;
- verso un mondo senza ego.
Il libro si apre con una sorprendente metafora che qui riporto in sintesi.
Ci sono due bambini, Ego e Spirito, stretti in un utero materno. Spirito è convinta che dopo la nascita ci sia una vita.
Ego, invece, crede che non ci sia altro al di là dello spazio in cui si trovano e la invita ad accettare la realtá della loro condizione.
Spirito per un po’ si tranquillizza, ma poi inizia a parlare al fratellino della sua idea che ci sia anche una madre.
Ego scoppia a ridere e richiama la sorellina alla realtà.
Spirito continua a pensare che le pressioni che entrambi avvertono e i movimenti che li fanno stare scomodi li preparano a un posto di luce splendente e gliene parla, ma Ego le dà della pazza. Le dice che si deve accontentare dell’oscurità e delle pressioni, che è un essere distinto e separato e di afferrare il cordone e starsene tranquilla.
Ma così non è, e la bambina continua a parlare non solo di una luce celestiale nuova, ma anche dell’incontro faccia a faccia con la Madre, come di un’estasi che supera tutto quello da loro sperimentato.
“Sei veramente matta, Spirito. Ora ne sono profondamente convinto”, conclude Ego.
L’intento è quello di introdurci in quella splendida luce e farci conoscere come sia possibile che il nostro sé sacro vinca sulle richieste dell’ego che desidera tirarvci indietro e non renderci liberi.
Quando non c’è niente da perdere, siamo liberi e, quando non ci importa nulla dell’autoaffermazione, abbiamo la libertá.
“La libertà è la totale mancanza di interesse per te stesso, e il modo migliore per smettere di preoccuparti di te stesso consiste nel preoccuparti degli altri”.
Co-creiamo un nuovo mondo con questa ritrovata libertà e non saremo piú ossessionati dal bisogno di ottenere credito o di apparire buoni agli occhi di chiunque.
“Amore e Luce”.
Nina Iadanza