Carlo Lizzani, caro maestro… – Il saluto dell’allievo Andrea D’Ambrosio

carlo_lizzaniCaro maestro, ho saputo poco fa della tua morte, tragica e dolorosa.
Per me, tuo allievo e amico, è un dolore immenso. Non posso crederci, tu che hai vissuto la guerra e il dopoguerra, tu che hai vissuto l’epoca gloriosa della Resistenza, tu che sei il pioniere del cinema italiano e del Neorealismo non ci sei più.

Un galantuomo, una persona per bene. Bellissime le tue lezioni di cinema, sarei stato ore ad ascoltare le tue storie, i tuoi incontri, la tua vita. Tutto questo non ci sarà più. Eri il primo a cui facevo vedere i miei lavori. Quando girai Biutiful Cauntri, mi dicesti che avrebbe avuto molto successo e ti ricordava i documentari del dopo guerra, della ricostruzione. Eri sempre disponibile ad aiutare, ad ascoltare a capire. Per me tu e peppe de Santis siete stati la mia luce, la mia strada e quel poco che so fare lo devo a te. Anche questo gesto estremo mostra la tua grande libertà e la tua coerenza. Forse perché questo mondo non lo capivi più, non lo so, ma ti ho voluto bene.

Addio Carlo.

Andrea D’Ambrosio

Andrea D’Ambrosio, salernitano, allievo di Lizzani e regista di documentari ambientalisti, è spesso ospite di Benevento, come quando, con la Rete Arcobaleno e la libreria Masone, ha presentato alcuni suoi lavori: nel 2007, “Il guerriero e la casalinga: la lotta contro la privatizzazione dell’acqua a Napoli”, nel 2008, “Biùtiful Cauntri” e, nel 2010, “Di mestiere faccio il paesologo”.

http://it.wikipedia.org/wiki/Carlo_Lizzani

http://www.cinemaitaliano.info/pers/002591/andrea-d-ambrosio.html

Una risposta a Carlo Lizzani, caro maestro… – Il saluto dell’allievo Andrea D’Ambrosio

  1. robert fogelberg 12 gennaio 2014 a 22:10

    Bell’articolo anche se un po’ corto. tra le cose più tipiche di Lizzani ci fu il film autoprodotto “Achtung! Banditi!” finanziato dai lavoratori genovesi. Giuliano Montaldo mi raccontò di come un portuale andò a visitare il set e durante una pausa pranzo disse non sono qui per vedervi fare picnic. Dino De Laurentiis fece la stessa ramanzina durante le riprese di Tiro al piccione.

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