A te donna

cenabaratto 07 nativi digitali

[di Carmela D’Antonio]
A te donna che il consumismo ti porta a credere che la tua pseudofesta è l’unico momento di una trasgressiva libertà…

A te donna che credi che il tuo corpo sia l’unico mezzo per un successo facile o per una carezza mascherata di attenzione
A te donna che ti propinano la necessità di un corpo sempre giovane per poter essere all’altezza dei tempi
A te donna che elemosini amore poiché la tua mamma ti ha insegnato che senza un principe accanto non sei donna e non ha importanza se sotto al mantello azzurro si nasconde un orco
A te donna che rinunci ai battiti del tuo cuore per mantener fede alla promessa di famiglia che ti sei giurata
A te donna che inseguendo il business ti scordi di essere donna
A te donna che ti fai scudo di una pseudo maschilità per nasconderti alla consapevolezza e alla forza delle tue fragilità

Ricorda: tu sei la tua dignità!
benedici il tempo che ti solca il viso e ti incenerisce i capelli, ti sta ricordando che sei preziosa

Benedici la tua fragilità come segno della tua umanità, potrebbe essere la tua migliore forza;mariapaola bianchini benevento
ascolta il tuo cuore, il tuo corpo, i tuoi pensieri, accoglili come una nave accoglie un faro in una notte buia e tempestosa, potrebbero permetterti di non violarti, di non auto abusare di te quando dimentichi chi sei;

Non vivere di foto ingiallite, di illusioni disattese, di ricordi sbiaditi, di romanzi scritti da altri, ma abbi il coraggio di essere la protagonista dell’unica opportunità che ti ha concesso il destino: la tua vita!

Abbraccia con sincerità, raccontati la verità,  sperimenta ciò che ti fa stare bene, accarezza le tue fragilità, accogliti, coccolati, ascoltati, si presente a te stessa, consapevole delle tue emozioni e dei tuoi bisogni, ed anche mentre allatti, stiri, ti trucchi, prepari il pranzo: ViViTi .

 

Carmela D’Antonio10451908_611666562299787_772962254538398151_n

3 Risponde a A te donna

  1. Nina iadanza 8 marzo 2015 a 18:53

    Grazie, Carmela.

    Rispondi
  2. Michelangelo 5 marzo 2015 a 21:09

    Condivisibile nello spirito ma , a caldo almeno, mi da l’impressione di una donna sola con se stessa, basti notare l’abuso del riflessivo (coccolati, ascoltati, accogliti ecc.).
    Mi sembra una donna triste e fragile che per paura di essere abusata, sfruttata, manipolata ecc., si chiude in se stessa, si autoesclude.
    Se fossi una donna mi preoccuperei.

    Rispondi

Rispondi a Nina iadanza Annulla risposta

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

È possibile utilizzare questi tag ed attributi XHTML: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <strike> <strong>