Nessuno si salva da solo: l’amore che si ostina a non finire.

 

[di Mariapaola Bianchini] La coppia Mazzantini-Castellitto è tornata al cinema con il film “Nessuno si salva da solo“, ispirato al romanzo della scrittrice che il marito, puntuale, ha trasformato restando fedele alle tendenze dei film precedenti: passione cruenta e sentimenti disarmanti.

10978508_397461517097716_5180125447579441179_nLa storia, questa volta, è quella di Delia e Gaetano (Jasmine Trinca e Riccardo Scamarcio) che si incontrano a cena fuori per organizzare le vacanze estive dei loro figli. Si sono lasciati da poco, dopo stanchezza, incompatibilità e tradimenti, secondo un copione nella media. Nella media le loro storie personali, tra insuccessi e disagi antichi (lei nutrizionista anoressica in perenne conflitto con la mamma- lui scrittore mancato)  che si intrecciano negli insuccessi della società attuale,  in apnea, quella dei reality e dei contratti a termine. Si amano ancora, lo si sente dagli sguardi violenti e dagli insulti, dalla rabbia reciproca per non aver difeso abbastanza la loro storia descritta con continui flashback narrativi.

10367715_397461590431042_4837624888718519942_nProprio per questo “banale” copione, di certo più semplice e scontato dei romanzi/film precedenti, lo spettatore non puo’ scappare da se stesso, dalle sue paure e dai suoi sentimenti, dalle sue storie vissute, dagli sforzi messi in campo, dalle sue passioni viscerali.

Il film puo’ piacere o non piacere. A me è piaciuto, ma io non sono una cinofila esperta, sono solo una fruitrice consapevolmente emozionale. Di certo lascia un messaggio, anche questo banale ma autentico  nella sua sacrosanta verità: nessuno si salva da solo. L’amore verso sé e verso l’altro espresso in infiniti gesti di cura, compresa la preghiera, anche la preghiera disinteressata verso gli sconosciuti, verso i bisogni di questo tempo: la malattia fisica e psicologica, la sofferenza,  il disimpegno, la siccità di valori.

Sarà per i sentimenti messi a nudo, sarà per l’omaggio finale a Lucio Dalla, sarà per i vicoli e i luoghi di una Roma giornaliera mamma, amica, complice di una semplice storia d’amore, che sono  tornata a casa con il viso bagnato e il cuore in subbuglio. L’amore è l’energia che ci attiva, ci fa sbattere per poi rialzarci, ci conduce in questa esistenza, ci salva e fine.

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” E se fossimo sogni che qualcuno sogna e pensieri che qualcuno pensa ? “

   NESSUNO SI SALVA DA SOLO

Una risposta a Nessuno si salva da solo: l’amore che si ostina a non finire.

  1. tullia 15 marzo 2015 a 19:12

    Lo vedrò, non sono riuscita, questo week end.
    Non amo la scrittura della Mazzantini, non mi convince, salvo il suo ‘Non ti muovere’, che ho trovato molto bello (sono cattiva: c’è la mano di un editor, dietro?). Però, questa, è sola la mia opinione.
    Il messaggio del libro, che ho letto abbandonandolo quasi alla fine, costernata per tanta banalità, è però tutto da analizzare e, forse, il genio di Castellitto ha saputo farlo meglio della scrittrice: l’individuo, lasciato solo, è aggredibile dal mercato, vittima di bisogni indotti, fagocitato dalla società dei consumi: è chiaro che tutto ciò è voluto, creato ad arte dall’esterno, sfugge al nostro controllo.
    L’amore – se sappiamo riconoscerlo e averne cura – può salvarci. Purché sia amore, e non un suo derivato, o un accomodamento, o la solita maschera sociale. Grazie, Maria Paola.

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